La pazzia come stratagemma. E Pirandello ci gioca per indagare il labirinto di specchi delle nostre anime smarrite

BAGNACAVALLO (Ravenna), sabato 4 gennaio ► (di Andrea Bisicchia). Prima dell’aprirsi del sipario, si sente la voce di Geppy Gleijeses, regista di “Così è, se vi pare”, che cita brani di “Personaggi”, confluiti nella novella “Tragedia di un personaggio”, in cui Pirandello dice di dare udienza, dalle ore nove alle dodici, ai “signori personaggi delle sue novelle”, certi tipi “gabbati, disillusi, mezzi matti”.
Tra questi c’è il dottor Fileno, scopritore del metodo del cannocchiale rovesciato che rende “piccolo e lontano il presente”.
La regia di Gleijeses parte proprio da qui, come si può notare, ad apertura del sipario, quando i personaggi che si trovano in casa Agazzi, si presentano come piccoli ologrammi tridimensionali, organizzati dal video-artist Michelangelo Bastiani che, attraverso un apparato luminoso, li rende piccoli uomini feroci, alti circa cinquanta centimetri, che dibattono, con una recitazione volutamente meccanica, sul mistero che sta dietro la famiglia, formata dal Signor Ponza, dalla sua Signora e dalla Signora Frola, arrivati nella nuova destinazione, dopo la tragedia del terremoto che aveva distrutto la loro abitazione e, raso al suolo, il paese.
Quei piccoli personaggi riprenderanno la loro altezza e le loro fattezze all’arrivo della Signora Frola, annunziata sempre dalla voce di Gleijeses, che cita la didascalia: “È una vecchietta linda, modesta, affabilissima, con una grande tristezza negli occhi, ma attenuata da un costante dolce sorriso sulle labbra”.
Su questa didascalia, Gleijeses ha costruito la recitazione di Milena Vukotic, applauditissima dal pubblico del Teatro Goldoni di Bagnacavallo, completamente esaurito, dove lo spettacolo ha debuttato, in prima nazionale.
Il regista, oltre che guidare una numerosa compagnia, puntando sulla recitazione, più che al problema dell’identità, ha indirizzato la sua “lettura”, verso quello della verità e della pazzia, il relativismo della prima è sottolineato da un labirinto di specchi, nei quali i personaggi vedono il proprio doppio e da un distaccato e sarcastico Laudisi, interpretato con consapevolezza e padronanza da Pino Micol, che non si diverte a filosofeggiare, ma a rinfacciare, ai presenti, il loro vacuo accanimento nel voler conoscere la verità.
Le persone, venute in casa Agazzi, sono trattate da Gleijeses come un Coro che recita, spesso all’unisono, e che si diverte a capire se il pazzo sia il Signor Ponza, interpretato con tanto dolore e commiserazione da Gianluca Ferrato, anche quando dovrà simulare una specie di follia con una recita artatamente isterica. Il solo che non si appassiona è Laudisi, che vive quella “stranezza” con distacco epico.
In verità, Pirandello, utilizza la pazzia, non come patologia, ma come mezzo drammaturgico, oltre che come elemento d’indagine, per vedere come reagisca la società dei salotti borghesi dinanzi a un fatto così strano, come lo definiscono più volte il consigliere Agazzi e la signora Sirelli.
Il regista ha capito che Pirandello utilizza la pazzia come puro stratagemma, per dimostrare l’infondatezza di una verità assoluta e per giustificare il labirinto di specchi visto come il labirinto delle nostre anime quando non sono a posto con la propria coscienza.
Anche il pubblico del Goldoni, alla fine dello spettacolo, sembrava incerto e, nello stesso tempo, voluttuoso, nel voler capire da che parte stia la verità essendo, come dirà la Signora Ponza: “Sono colei che mi si crede”.

Teatro Goldoni di Bagnacavallo, lo spettacolo “Così è (se vi pare)”, regia di Geppy Gleijeses, interpretato da Milena Vukotic, Pino Micol (nella foto sopra) e Gianluca Ferrato.

TOURNÉE
7 febbraio: Teatro Cagnoni, Vigevano (PV);
10 febbraio: Teatro Fedele Fenaroli, Lanciano (CH);
22 febbraio: Teatro Verdi, San Severo (FG);
23 febbraio: Teatro Traetta, Bitonto (BA);
Dal 24 al 26 febbraio: Teatro Curci, Barletta (BT);
Dal 28 febbraio al 2 marzo: Teatro Comunale, Thiene (VI);
Dall’8 al 12 marzo: Teatro Gioiello, Torino;
14 marzo: Nuovo Teatro Verdi, Brindisi;
16 marzo: Fonderia Leopolda, Follonica (GR);
19 marzo: Teatro Alessandrino, Alessandria;
1 e 2 aprile: Teatro Garibaldi, Figline Valdarno (FI);
Dall’11 al 23 aprile: Teatro Quirino, Roma.