Angelo Quitadamo non è più. È deceduto martedì 18 luglio, alle ore 17, all’Ospedale Maresca di Torre del Greco, dove era ricoverato da una settimana. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 17 agosto. Mi legava ad Angelo una fraterna amicizia, che risaliva agli anni Cinquanta, dopo la nostra conoscenza in casa Zucchermaglio, a Verona. Un rapporto di riconoscente affettuosità lo univa a Ugo Zucchermaglio, che negli anni bui dello sfascio del ’43 gli aveva dato rifugio e ospitalià. Zucchermaglio, peraltro, era legatissimo al padre Giuseppe, per quel patto di sangue e di pensiero che nasceva dalla comune irrorante passione per la Stenografia.
Iniziò da lì un fraterno rapporto, nell’ambito di un ideale cenacolo, che accomunava, per le vie sotterranee degli affetti e della cultura, la Società Stenografica Veronese e l’Unione Stenografica Napoletana. E, intorno, tutto un universo di nomi, di studiosi, di appassionati uomini di cultura, in un’unica Unione che andava da Verona a Napoli, da Milano a Bologna, da Trieste a Genova, da Firenze a Roma… In tutto ciò, Angelo aveva la straordinaria capacità della mediazione. Gli spiriti stenografici sono sempre stati ribollenti. E dopo infuocati interventi, in riunioni e convegni, non mancava mai l’abbraccio fraterno e conciliativo. Pronti a ricominciare. Erano tutti nomi e singolari rappresentanti delle scritture veloci. Ora stanno riabbracciando Angelo. Lassù… Ne ricordiamo alcuni, perché rappresentano, con altri, tutto il mondo di Angelo. E nostro.
Andrea e Alberto Marchiori, Giuseppe Casoni, Giuseppe Aliprandi, Francesco Giulietti, Ernesto Caroggio, Roberto Alessandri, Giuseppe Capezzuoli, Guglielmo Di Giovanni, Ada Beltrami, Attilio Ottanelli, Ugo Andreini, Ada Garbislander, Giovanni Boaga, Manlio Lombardo, Carlo Niccoli, Giuseppe Farulli, Ludovico Pagano, Jolanda Terenzani, Vittoria Bolognesi, Olga Candiani, Silvia Trampus, Mario Marchesi, Ferdinando Di Stefano, Martha Marchesi, Flaviano Rodriguez… Tutti amici carissimi, che ricordiamo, a spezzoni di mente, perché legati al libro dei ricordi di tutti noi e di Angelo, ora di nuovo affratellati in un’unica agape di amorosi pensieri.
Stenografo, calligrafo delle scritture veloci di rara eleganza e chiarezza, autore di limpide grammatiche strenografiche, perito grafico, presidente di tutto, non per smania di affermazioni, ma perché era al di sopra di tutto, per riconosciuta autorità culturale e professionale, ha occupato le cariche di maggiore prestigio stenogr afico. Dall’USNEN alla Federazione Stenografica Italiana Gabelsberger-Noe, all’EUSI. E in ogni convegno nazionale, sistematico e intersistematico, portava moderazione e acutezza dottrinale.
Simbolo di passione e onestà intellettuale, ricordiamo Angelo Quitadamo tra le personalità che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura e nella scuola. Un esempio. Un amico. Una luminosa personalità. In un mondo che sta dimenticando.
Al figlio Paolo, ai familiari, ai parenti tutti la commossa partecipazione della Scuola Gabelsbergeriana.
Paolo A. Paganini
Le esequie si terranno domattina, giovedì 20 luglio, alle ore 9, presso la chiesa di S.Maria delle Grazie, in Piazza Matteotti (largo Ariccia) di Portici (Na). Dopo la cerimonia, la salma sarà tumulata nel Cimitero di Poggioreale.