MILANO, sabato 28 novembre – Siamo rimasti tutti colpiti, noi gente di teatro, dalla morte di Luca De Filippo. Intuivamo, per chi non lo conosceva personalmente, che fosse una persona schiva, pudica, dabbene, amante del teatro, con passione, così come il padre gli aveva passato il testimone. Il pubblico di Milano non ha potuto vederlo ancora una volta sul palcoscenico, al Piccolo, in quella bella commedia di Eduardo che è “Non ti pago”: stava male, affetto da discopatia, si è detto. Evidentemente era ben altro, di più grave. Venne sostituito da un valente compagno, per la legge del teatro che lo spettacolo non può fermarsi. Gli rivolgo un pensiero di grande e affettuosa stima.
Umberto Ceriani
La redazione di “lo Spettacoliere” si associa alle belle parole dell’attore e amico Umberto Ceriani, che ci siamo permessi di riprendere da Facebook