MILANO, martedì 2 febbraio ► (P. Lot.) Bisogna segnarselo sull’agenda: il 2 marzo apre a Labin, in Croazia, incantevole località istriana, la prima Biennale Arte & Industria, che in sette mesi (chiuderà il 30 settembre) si propone il compito di «esplorare, chiarire e presentare sia il significato, spesso ambiguo, del rapporto arte/industria, sia il contesto per una interconnessione tra arte, scienza e tecnologia».
La Biennale, illustrata a Milano in un’affollata conferenza stampa al Palazzo della Permanente, è curata da Lucrezia De Domizio Durini per la sezione di Arte contemporanea internazionale, e da Branko Franceschi per la sezione di Arte contemporanea croata. Non a caso si è scelto Labin (in italiano Albona): questo è già un luogo d’arte, noto nel passato per le grandi miniere di carbone ormai dismesse e oggi per le sue belle e moderne strutture culturali: il Museo Nazionale, la Galleria della Città, la grande biblioteca, il Parco di Sculture Dubrova, il Porto turistico Rabac. Privilegiato il suo rapporto con la scultura, che vede disseminate nei giardini e nelle strade della cittadina numerose opere di artisti croati e stranieri.
Grazie alla visione aperta del sindaco Tulio Demetlika, gli spazi delle miniere sono stati sottoposti a una intelligente riconversione, che presto permetterà di realizzare a 160 metri sotto terra la Città Sotterranea d’Arte e Cultura. A partire dal 2020, la Biennale potrà così avvalersi anche di quelle aree.
Intanto, la prima edizione, incentrata sui concetti pedagogici di Joseph Beuys (1921-1986), il maestro tedesco che aveva eletto come seconda patria il piccolo paese abruzzese Bolognano, conterà sulla partecipazione di 65 artisti di tutto il mondo, con una numerosa rappresentanza italiana.
Intenzione di Lucrezia De Domizio Durini, indeatrice e curatrice del progetto per l’Arte contemporanea “Creative life”, è di avviare un nuovo modo di concepire le Biennali, che «ormai crescono come funghi, divenendo luoghi funebri nei quali si aggirano artisti e portaborse». Un modo nuovo che accosti l’arte e la cultura alla natura e alla vita. «Abbiamo bisogno – dice la De Domizio – di differenze, di creatività e di solidarietà. E che l’artista si senta al servizio della società per contribuire al suo miglioramento».
Nel corso della Biennale si terrà anche la mostra fotografica “Oltre l’Immagine”, a cura dell’italiano Giorgio D’Orazio.
Labin (Croazia): 1ª Biennale Arte & Industria con artisti da tutto il mondo. Nel 2020 una città d’arte a 160 m. sotto terra
2 Febbraio 2016 by