L’arte degli Anni ’50 vista dai rotocalchi • 150 opere di pittura, scultura e grafica in mostra al Museo del Novecento

18-10-116-collage-interno-mostra-900MILANO, martedì 18 ottobre – Nei nuovi spazi espositivi del Museo del Novecento è aperta la mostra, “BOOM 60! Era arte moderna”, promossa dal Comune di Milano – Cultura e dedicata all’arte tra i primi anni Cinquanta e i primi Sessanta e alla sua rappresentazione sui popolarissimi rotocalchi di quel periodo. La mostra – aperta fino al 12 marzo 2017 – inaugura i nuovi spazi espositivi, con un percorso articolato tra Arengario e Piazzetta Reale, in un allestimento firmato dall’Atelier Mendini. Un’ampia rassegna che persegue l’obiettivo di approfondire i temi dell’arte italiana del ‘900 arricchendo il percorso permanente museale, anche grazie alle nuove sale espositive. “… Ma vorrei coinvolgere tutte le istituzioni culturali cittadine”, ha dichiarato tra l’altro l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, “per costruire insieme nel 2018 un grande palinsesto lungo un anno dedicato al Novecento italiano, che approfondisca il grande fermento di quel secolo straordinario non solo per l’arte ma anche per tutto il pensiero creativo“.
Nell’ideazione e nella scelta delle opere, oltre a prestiti di Musei e raccolte pubbliche e private, è stato possibile attingere alla ricca collezione del Museo del Novecento: dipinti e sculture del patrimonio civico a partire dalla collezione Boschi di Stefano che, non essendo esposti in modo permanente, risultano in questo modo una affascinante riscoperta.
L’esposizione esplora l’arte moderna com’era raccontata dai settimanali e dai mensili di attualità illustrata, i cosiddetti rotocalchi. Sono gli anni del “boom”, non solo quello dell’economia e dei consumi, ma anche quello delle riviste – “Epoca”, “Tempo”, “Le Ore”, “Oggi”, “Gente”, “L’Europeo”, “Abc”, “L’Espresso”, “Vie Nuove”, “La Domenica del Corriere”, “La Tribuna Illustrata”, “Successo”, “Panorama”, “L’Illustrazione Italiana”, “Settimana Incom Illustrata”, “Lo Specchio”, “Settimo Giorno” – che in quegli anni raggiungono le loro massime tirature, con una diffusione di gran lunga superiore a quella dei quotidiani, diventando un importante strumento di intrattenimento, nonché uno specchio fedele della mentalità e delle aspirazioni collettive.
Quella che emerge dalle pagine di queste riviste popolari è un’immagine dell’arte moderna e dei suoi protagonisti alternativa rispetto a quella della critica colta. Le novità artistiche si scontrano con le attese di un grande pubblico molto diffidente nei loro confronti, che le riviste a tratti assecondano nei suoi pregiudizi, a tratti “educano” calando il mondo dell’arte nelle forme della cultura di massa.
La mostra, nell’allestimento di Atelier Mendini, restituisce questi diversi aspetti della cultura visiva italiana in un suo momento decisivo, facendo principalmente perno sul contesto di Milano, centro al tempo stesso della grande editoria commerciale e di una buona parte della ricerca artistica più avanzata.
Circa centoquaranta opere di pittura, scultura e grafica, scelte in relazione al particolare successo nella comunicazione di massa, dialogano in quattro sezioni:

“Grandi mostre e polemiche”,

“Artisti in rotocalco”,

“Artisti e divi”,

“Mercato e collezionismo”.

Il tutto è corredato con le più diffuse illustrazioni fotografiche e televisive delle opere stesse e dei loro autori.
Una ricca sezione documentaria, come una grande “edicola” d’altri tempi, presenterà invece al pubblico, nella sala Archivi del Museo, le riviste e i loro diversi modi di raccontare l’arte moderna, dalle copertine alle inchieste, dalle rubriche di critica alla pubblicità, dall’illustrazione all’uso dell’immagine fotogiornalistica, insieme con una selezione di opere, tra cui Piazza del Duomo di Milano di Dino Buzzati.

DIDASCALIE

  1. G. Coco, “ME NE DIA UN METRO” (Si fa per ridere), in “Settimo Giorno”, XV, 17, 24 aprile 1962, p. 47.
  2. L’HANNO VISTA IN VENTISEI MODI, in “Settimana Incom Illustrata”, VIII, 9, 26 febbraio 1955, pp. 4-5. Fotografie: Giancolombo.
  3. Bernard Buffet, NUDO FEMMINILE, 1949, olio su tela, cm 125 x 65, Milano, Museo del Novecento, Collezione Boschi Di Stefano – © Comune di Milano, foto Luca Postini.
  4. R. Longhi, MATISSE PORTÒ GLI STUPEFACENTI NELLA PITTURA, in “L’Europeo”, X, 46, 14 novembre 1954, p. 35.
  5. 5. PUBBLICITÀ CINZANO, in “Epoca”, XI, 507, 19 giugno 1960, p. 8.

Museo del Novecento, via Marconi 1, Milano
Info e prenotazioni – Tel. 02.6597728
INFO
Tel. 02.88444061
www.museodelnovecento.org