(di Andrea Bisicchia) Un libro di testimonianze, per chi fa ricerca in ambito teatrale, ha un particolare significato, perché permette al lettore di conoscere la storia del personaggio, oggetto dell’interpretazione, attraverso un’analisi pratica, che è quella della messinscena, ben diversa dalla metodologia utilizzata dalla ricerca accademica, più erudita e più concentrata sul testo.
Fausto Sesso ha contattato dieci attrici che sono state interpreti di ruoli femminili in anni recenti e ha raccolto dieci testimonianze dei loro modi di intenderle. Nel frattempo, le ha corredate con brevi capitoli, affidati a interventi di sociologi, di filosofi, di psicologi che hanno analizzato gli aspetti del femminile in personaggi come Caterina, Giulietta, Rosalinda, Viola, Ofelia, Cordelia, Desdemona, Lady Macbeth, Cleopatra, Miranda, che rimandano a dieci capolavori shakespeariani.
Il titolo del volume sintetizza questo tipo di approccio: “Donne di Shakespeare. Personaggi e attrici, alla ricerca di un Femminile contemporaneo”, Moretti & Vitali, dato che contiene una serie di riflessioni su come questi personaggi continuino a parlare delle donne oggi, di come vivano il passato nel nostro presente attraverso quel processo di coscienza che ha attraversato e che attraversa l’animo umano, ieri e oggi.
Per capire questo processo, si deve essere convinti che a teatro, se tutto è dichiaratamente finto, non per questo non può dirsi che sia vero. Eduardo sosteneva che “teatro vuol dire vivere sul serio quello che gli altri nella vita recitano male”. Chi sono queste donne rese celebri da Shakespeare? Sono quelle che non accettano un matrimonio imposto dai genitori, che le rendono bisbetiche, che dichiarano guerra all’amore, oppure sono quelle che vivono la fragilità e la violenza dell’amore, o che sono disposte a tutto per salvaguardare i propri sentimenti, di disperdersi, magari, nel mondo incantato delle fiabe, delle ambiguità sessuali, di chi ha perso i dettami della coscienza, vivendo in uno stato di follia. Ci sono quelle che hanno un difficile rapporto col padre, che recitano l’affetto e quelle che non sono capaci di mentire. Non mancano le donne assetate di potere che considerano la politica come arte della conquista, donne dalla natura malvagia, donne suddite e sovrane contemporaneamente.
Con queste donne si sono confrontate dieci attrici che citiamo in ordine alfabetico: Anna Bonaiuto, Sonia Barbagallo, Federica Castellini, Valentina Cenni, Melania Giglio, Monica Guerritore, Gaia Insenga, Federica Sandrini, Arianna Scommegna, Elisabetta Valgoi.
“Donne di Shakespeare. Personaggi e Attrici, alla ricerca di un Femminile contemporaneo”, a cura di Fausto Sesso, Moretti & Vitali 2016, pp. 284, € 19.