Le multisale milanesi, modello del circuito di Accademia Perduta Romagna Teatri. Opere di qualità, nomi di prestigio

Roberto Anglisani in “Giobbe, storia di un uomo semplice” di Joseph Roth, regia Francesco Niccolini

(di Andrea Bisicchia) Accademia Perduta Romagna Teatri ha costruito un Circuito teatrale ambito da molte Compagnie di giro, i cui teatri di riferimento sono il “Diego Fabbri” di Forlì, Il “Masini” di Faenza, il “Goldoni” di Bagnacavallo, Il “Walter Chiari” di Cervia, ed altri. Si tratta di teatri sempre esauriti in abbonamento, pertanto chi entra nella programmazione sa di recitare con la sala piena. Inoltre, il Direttore artistico del Circuito, Ruggero Sintoni, ha deciso di restituire alle città anche i “Ridotti”, sale di circa cento posti, con architetture settecentesche per quanto riguarda il “Masini”, ottocentesche per il “Goldoni”, e Liberty per il “Diego Fabbri”. I “Ridotti” offrono al pubblico un panorama di spettacoli e iniziative, da formare delle vere e proprie Stagioni in una sorta di completamento con le programmazioni ufficiali, trasformandosi in spazi di comunicazione diretta con i cittadini, spazi che richiedono un’accuratezza maggiore rispetto a quella dei normali cartelloni stagionali.
Come avviene, insomma, per le varie multisale (per esempio, il Teatro Franco Parenti di Milano o per le programmazioni dei vari circuiti regionali).
Le iniziative saranno particolarmente variegate e di singolare interesse, alternando teatro, danza, musica, incontri, dibattiti, mostre, esposizioni ed altre curiosità.
La Stagione del “Ridotto” del “Goldoni” si apre con “Il canto dei segni”, che vede in scena persone sorde e persone udenti che dialogano attraverso la musica: una tipologia di teatro civile e sociale che ha, come caratteristica, quella di rendere possibile, l’impossibile. Prosegue con “Giobbe” di Joseph Roth, già pubblicato da Adelphi, che sarà portato in scena, nella versione di Francesco Niccolini, con Roberto Anglisani nella parte del Maestro Mendel, ritenuto stupido dalla moglie perché insegna la Bibbia ai bambini e perché è stato abbandonato dal Signore, a cui era stato sempre devoto. Daniela Piccari darà voce a Edith Piaf, mentre Vincenzo Pirrotta, con la regia di Roberto Andò, interpreterà “Storia di un oblio”, tratto da un testo di Laurent Mauvignier che racconta la vicenda di una morte assurda, pièce di grande successo in Francia, alla Comédie-Française. Il regista Giuseppe Marini si cimenterà con “L’amico ritrovato”, di Freed Uhlman, un monologo, al tempo stesso, lirico e ossessivo.
Marco Martinelli, del Teatro delle Albe, sarà il regista di “Saluti da Bruscello”, con Luigi Dadina e Gianni Parmiani, la storia, realmente accaduta, di Donato Ungaro, il vigile licenziato per aver denunziato infiltrazioni della ‘ndragata in Emilia. Chiara Guidi della Societas realizzerà “Pentesilea” di Kleist. E poi lo spettacolo comico -satirico “Vaga Show” affidato a Cecilia D’Amico.
Il Ridotto di Forli, con meno posti, dedicherà la programmazione a reading, presentazioni di libri, momenti musicali e a un “Dialogo con Diego Fabbri”, drammaturgia di Simone Toni, in occasione dei quarant’anni della scomparsa del drammaturo forlivese, in attesa di vedere, nella Sala grande “Processo a Gesù” realizzato dal Teatro Quirino, con Geppy Gleieses.