L’intenso cartellone del Menotti. Dopo lo spettro della chiusura, il teatro festeggerà i suoi primi cinquant’anni

MILANO, sabato 14 settembre – La Stagione 2019/20 del Teatro Menotti, festeggia il cinquantenario (1969/2019), proponendo un cartellone che punta, tra diversi generi e contaminazioni di prosa, musica, danza e poesia, a un teatro d’emozione, con un particolare sguardo rivolto al teatro internazionale.
16 titoli tra produzioni e spettacoli ospiti, di cui 11 per la prima volta a Milano, 2 prime nazionali, 3 spettacoli internazionali. E ancora un Festival di narrazioni e contaminazioni (Talkin’ Menotti – quarta edizione), un Festival di teatro off americano (On Stage! Festival) un premio teatrale (Scintille 2020) rivolto alle giovani compagnie under 35, una stagione di teatro per l’infanzia e le famiglie. Per oltre 170 alzate di sipario.
La stagione del cinquantenario (1969/2019) sarà anche la stagione in cui il sogno di salvare il Teatro Menotti – questo piccolo grande spazio di poesia ed emozioni, tra la città che cambia, i palazzi sempre più alti, la tecnologia invadente – sembra ormai avviato verso la sua realizzazione, dopo il successo della campagna di adesioni e di solidarietà “Salviamo il Teatro Menotti”, evitando la chiusura e avviando un percorso per la sua riqualificazione.
Per questo, e come dimostrazione di entusiasmo e creatività, la stagione 2019/2020 sarà piena di attese e di emozioni, come indicato dagli spettacoli in cartellone. Fra i tanti, accenneremo alle performances delle compagnie internazionali di teatro visivo con le maschere dei Familie Floez, il Buster Keaton nordico di Jakop Ahlbom, e gli incredibili e irresistibili “ballerini” dei Chicos Mambo; una tenera e forte Medea, uno stralunato Don Chisciotte, il mondo colorato degli Uccelli di Aristofane, il viaggio molto divertente intorno al pianeta Shakespeare. E ancora “storie” ed “altre storie” tra le atmosfere noir di Annibale Ruccello, i racconti di mafia di Claudio Fava e le “narrazioni” di Marco Baliani. E uno spazio sarà riservato al teatro americano contemporaneo. E poi un progetto coinvolgerà i ragazzi delle scuole, impegnati in scena in un giallo a tinte forti tra bullismo e perdita di coscienza; e da ottobre a marzo un festival di teatro e musica per bambini, famiglie e scuole.
Ma, soprattutto, il programma della stagione vorrà essere un omaggio all’amata Milano, quella di Giorgio Gaber, Dario Fo, la Milano dei vecchi “trani”, le vecchie osterie milanesi. La Milano della musica meneghina, della godereccia allegria dei cabaret tra il centro e i Navigli, della poesia dei suoi cantori. E proprio quell’atmosfera di nostalgia e di struggente godimento, dopo il successo della scorsa stagione, verrà ricreata nella “Trattoria Menotti” (12/31 dicembre), regia di Emilio Russo, in un teatro svuotato da poltrone, quinte, sipari e palcoscenico, evocando le atmosfere anni ’60 di una città ormai scomparsa, conviviale e condivisa. Qui, il pubblico potrà bere e mangiare i piatti tipici della tradizione lombarda, partecipando, ma anche solo guardando, ascoltando e godendo del magico ritorno d’un tempo andato.
I riflettori della stagione 2019/2020 si accenderanno dall’1 al 3 ottobre con un suggestivo progetto musicale nato dall’unione artistica tra Alessio Boni e Omar Pedrini. E l’intenso e variegato calendario della prosa prenderà ufficialmente il via, dall’8 al 13 ottobre, con “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello, con Arturo Cirillo, regia di Mario Scandale.

(p.a.p.)

TEATRO MENOTTI – Via Ciro Menotti 11, Milano
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