MILANO, venerdì 3 aprile ●
(di Noblat) Marvel. Meraviglia, in italiano. Da sempre è questo l’obiettivo della Casa editrice statunitense: destare stupore e ammirazione in coloro che leggono i fumetti prodotti dalla Marvel Comics, appunto. E sono ormai vari decenni, dal 1939 per l’esattezza, che persevera in quest’intento. C’è da dire che in oltre settant’anni il mondo intorno a questa compagnia d’intrattenimento è cambiato più e più volte, costringendo anche gli stessi disegnatori a cambiare le proprie storie, i personaggi, i valori stessi di cui si facevano alfieri. Tuttavia fra tutti i supereroi e i supercattivi, fra tutti i gruppi e le alleanze, uno da sempre riscuote il più grande dei successi, tanto da essere diventato, col tempo, un vero faro per la Casa editrice: i Vendicatori.
The Avengers, in inglese, sono un gruppo di supereroi uniti contro il Male il quale, come nelle migliori storie, tenta sempre di risorgere ma alla fine viene sconfitto. Ed è a loro che, in vista dell’uscita nelle sale cinematografiche (il 22 aprile) di The Avengers: Age of Ultron, WOW, il Museo del Fumetto, dedica a Milano una mostra, “Avengers: il mito”, che ne ripercorre la storia, dalla nascita ai giorni nostri.
La meraviglia contagia il visitatore già solo mentre, salendo le scale che portano al piano dedicato all’esposizione, si sente puntati addosso gli occhi dei mega-poster raffiguranti i personaggi del film in uscita che, in un certo senso, fanno da comitato d’accoglienza. E, una volta entrati, come non restare affascinati dalle tavole, più o meno rare, più o meno recenti, esposte ai muri? Mentre, al centro delle sale, spiccano gadget, armature, statue a grandezza naturale che danno ai fumetti appena visti un tocco di realismo. Per non parlare dei video e delle installazioni a tema, che mostrano anche il lato cinematografico dei Vendicatori e che ne hanno decretato il successo internazionale.
Bambini estasiati e genitori al seguito, ragazzi che si fanno i selfie vicino alla statua monumentale di Capitan America, appassionati ed esperti che ammirano le tavole di Jack Kirby, di Frank Miller, di Alex Ross e dei tanti che hanno messo le loro mani e la loro bravura nella creazione di quella che è una vera e propria leggenda.
Si può dire quindi che Luca Bertuzzi e Alberto Brambilla, i curatori dell’esposizione, siano riusciti nel medesimo intento della Marvel: meravigliare. E a far comprendere che i Vendicatori sono nati 52 anni fa, non con l’uscita, nel 2012, della pellicola loro dedicata (che comunque è riuscita a diventare il terzo film con più incassi nella storia del cinema dopo Avatar e Titanic).
C’è però qualcosa che manca, in “Avengers: il mito”. La Marvel Comics ha sempre tentato, con i suoi fumetti, di rispecchiare ciò che accadeva nel mondo reale e, in qualche modo, di rispondere, di spronare i lettori a non arrendersi di fronte alle difficoltà. Non è un caso se Capitan America, il primo Vendicatore, all’inizio combatteva contro i Nazisti. O se una storia come “Guerra Segreta” (sulla lotta dei Supereroi in un fittizio Stato tra i Carpazi e sulla reazione di quel Paese in territorio americano) sia stata pubblicata poco dopo l’11 settembre. Perché allora non dedicare, all’interno della mostra, uno spazio anche a questa seconda lettura? Perché non mostrare, anche a chi vede nei fumetti solo qualcosa di leggero o, peggio, di noioso, l’altra faccia della medaglia?
Questo, forse, l’unico appunto ad una esposizione per il resto impeccabile, consigliabile a chiunque sia interessato a saperne di più su un mito dell’editoria, creato da quel mostro mitologico che è la Marvel Comics.
“Avengers. il mito” – WOW, Spazio Fumetto, Viale Campania 22, Milano – Fino al 31 maggio – 5 euro intero, 3 euro ridotto.
Info: 02 49524744/45