MILANO, giovedì 12 novembre ► (di Paolo A. Paganini) Dopo che della morte han parlato tutti, santi poeti filosofi predicatori peccatori, donnaioli e crapuloni, amanti delle gioie terrene, asceti e anacoreti, miscredenti, saggisti ed epigrafisti, ora Giovanna Gra, autrice radiotelevisiva, sceneggiatrice e illustratrice, ha avuto un’idea curiosa e originale. Ha rovesciato il punto di vista, cioè la morte descritta d’al di là dello Stige, non più trattata dagli illustri signori di cui sopra, ma dalla morte stessa.
Gli uomini parlano della morte, con rituali e ammennicoli vari, corna scongiuri e toccamenti di genere? E allora la morte parla degli uomini, a modo suo, con la scanzonata allegria d’una burlona, pur con i suoi pensieri, preoccupazioni e problemi, specie da quando (cioè da sempre) gli uomini stessi le han portato via il lavoro. Non è più stata lei a infliggere la condanna capitale con la sua implacabile falce, ma gli uomini stessi, che, anziché morire, e pace all’anima loro, preferiscono uccidere, togliendo alla morte il suo compito di implacabile livellatrice. Aiutata peraltro dalla stessa caducità naturale dei mortali. Come diceva Proust: “Tutti noi, i viventi, non siamo che dei morti non ancora entrati in funzione”.
Poi gli uomini trovano tante belle parole per santificare il loro abusivo compito di facenti le veci. E s’inventano massime d’eterna consolazione, muore giovane chi è caro agli dei, un bel morir tutta la vita onora eccetera.
Ah, li mortacci! No, intendevo la Mortaccia, la morte, anzi Lady Mortaccia, che è il titolo del mini musical macabro funerario di un’ora e dieci minuti in scena all’Out Off: un piccolo compendio – a voler ben vedere – di celebri referenti, dai canti ossianici a Rocky Horror Show, passando per qualche accenno a Spoon River.
Ne è venuto fuori un gioiellino.
Il lavoro di Giovanna Gra è gradevole e volenteroso. Gradevole perché è interpretato da tre formidabili e scanzonati allegroni di multiforme ingegno, a cominciare da Veronica Pivetti, di straordinaria forza “vitale” (mi si perdonerà l’ossimoro, parlando della Mortaccia), per proseguire con Oreste Valente, nella parte del maggiordomo Funesto, e con Elisa Benedetta Marinoni, la saputella Sentenza, volenterosa “falciatrice”. E tutti insieme si danno un gran da fare, per procurare, più o meno tragicamente, il passaggio degli umani nell’oltretomba. Dove si svolge, tra l’altro, un piccolo giallo. Chi è mai il misterioso personaggio senza vita arrivato laggiù senza che non se ne sapesse niente? Sarà facile scoprirlo, anche per quanto abbiamo detto più sopra. Gli uomini si sono impegnati con ogni micidiale strumento di morte, per trucidare, torturare, stuprare, avvelenare. Un inesausto esercizio.
A forza d’ammazzare, vuoi vedere che hanno ucciso anche la morte?
Il comico musical, che non fa morire dal ridere, ma sorridere sì, è dunque un gaudioso excursus nell’aldilà, fra tanghi e balli, ballate e tarantelle, create da Maurizio Abeni, musicista, pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra di encomiabile curricolo. Il tutto è cucito da Giovanna Gra, qui anche regista di puntiglioso impegno, soprattutto nel dar corpo scenico a un testo di per sé striminzito e frammentato, ancorché sostenuto da simpatiche e non gratuite rime, che non competono certo con le terzine dantesche, ma danno dignitosa veste a uno spettacolo che possiede atmosfere, gag e paradossi, che ci hanno ricordato il genere più del cabaret che del musical. Applausi in un teatro finalmente da grandi occasioni.
Si replica fino a domenica 29 novembre.
“Lady Mortaccia”, testo e regia di Giovanna Gra, con Veronica Pivetti, Oreste Valente, Elisa Benedetta Marinoni. Musiche di Maurizio Abeni. All’Out Off, Via Mac Mahon 16, Milano.
TOURNÉE
1 dicembre Casalpusterlengo
30 gennaio Nichelino Teatro Superga
31 gennaio Busseto Teatro Verdi
1 febbraio Brescia Teatro Stabile
2 febbraio Brescia Teatro Stabile
3 febbraio Pergine Teatro Comunale
4 febbraio Brescia Teatro Stabile
5 febbraio Bolzano Teatro Cristallo
25 febbraio Chiusi Teatro Pietro Mascagni
27 febbraio Bagnoli in Piano Teatro Comunale
1- 3 aprile Saronno Teatro Giuditta Pasta
5 aprile Novara Teatro Coccia