Mistiche allucinazioni. Artaud si riteneva “mangiato notte e giorno dai demoni”. Nelle lettere, la sua anima tormentata

(di Andrea Bisicchia) Universalmente noto per aver scritto “Il Teatro e il suo doppio” e “Il Teatro della crudeltà”, Antonin Artaud (1896-1948) è meno noto per la sua militanza nelle file del surrealismo, e per i suoi numerosi scritti epistolari. L’editore Adelphi ha appena pubblicato: “Scritti di Rodez”, tratti dai tomi X e XI delle Opere complete, che riguardano gli otto anni trascorsi nella casa di cura di quel paese, dove, come sostiene accanitamente, fu ingiustamente rinchiuso, ritenendosi un “perseguitato” per la sua “attitudine religiosa e mistica”, come scriveva il dottor Ferdière. Tra gli interlocutori troviamo Jean Louis Barrault, André Gide, Roger Blin e, soprattutto Jean Paulhan, il suo editore.
Prima dell’internamento, Artaud aveva sofferto , negli anni Venti, di una serie di malattie, alcune inesistenti, come la sifilide, essendosi trattato, in verità, dell’irregolarità di una pupilla, curata con una serie di iniezioni che avevano martoriato il suo corpo e la sua mente.
Quando fu rinchiuso a Rodez, si difese sostenendo che si trattasse di una storia di polizia e di “affaturamento”, come scrisse a Barrault, a cui, nel frattempo, aveva chiesto mille franchi in prestito e a cui raccontava del suo corpo “mangiato notte e giorno dai demoni”, che per cacciarli e per portare “a compimento in terra il mistero della Redenzione umana”, erano necessarie eroina ed oppio.
Moltissime sono le lettere dove Artaud parla dei peccati del mondo, della ingiustizia terrena, del Regno dell’Anticristo, della battaglia subita a Parigi, nel 1934, in seguito allo scontro tra le forze del Bene e quelle del Male, dei crimini sociali che provengono dalla persistenza della carne e dal confondere gli slanci del cuore con quelli del sesso.
Erano gli anni in cui Artaud, dopo il periodo balinese, che gli fece scoprire l’inutilità del testo a teatro, a vantaggio della fisicità dei corpi e della gestualità, si era avvicinato ai grandi mistici, come Apollonio di Tiana (4 a. C. – 97 d.C.), noto per la sua vita ascetica, che praticava l’astinenza della carne, ritenuta impura, o come Meister Eckhart (1260 – 1328) che esaltava l’umiltà, la povertà e il distacco dalla vita terrena. Fu anche un accanito lettore dei mistici orientali, soprattutto di Abhinavagupta, autore di “La luce dei Tantra”, recentemente pubblicato da Adelphi, dove la condizione umana è paragonata a quella di un indemoniato che ha perso la consapevolezza della propria identità e che, per riacquistarla, occorreva professasse duri esercizi spirituali e continui sacrifici. I tantra erano testi rivelati direttamente dalla divinità, letti dai pellegrini anacoreti quando si spostavano, in India, da un luogo sacro ad un altro. Sono convinto che furono proprio queste letture ad esaltare lo stato d’animo di Artaud, sempre più spinto verso un misticismo estremo, arricchito da forme di occultismo che potevano dare l’idea, quando lo si incontrava, di trovarsi dinnanzi ad un folle, anche perché Artaud, sotto l’effetto di queste letture, esercitò la polilalia, ovvero un parlare eccessivo e la glossolalia, una sorta di linguaggio sconosciuto, proprio perché intriso di misticismo.
Le lettere alludono, spesso, al peccato della carne, al bisogno di castità, di manifestazioni celesti e ancora della ricerca del meraviglioso a cui potevano accedere soltanto mistici come Apollonio e Eckhart (lettera del 1943, indirizzata al dottore Ferdière), ma affrontano anche i temi delle magie rituali e delle improvvisazioni medianiche, che si caratterizzavano per l’uso di un linguaggio esoterico. Basterebbe leggere il lungo saggio su Gerard de Narval, il poeta di “Chimere”, per capire come le sue scelte andassero sempre verso quella corrente animistica, intrisa di allegorie cabalistiche, di esoterismo e di materiale alchemico.
Il volume si avvale di un notevole apparato di note dovute al curatore Rolando Damiani.

Antonin Artaud “Scritti di Rodez”, a cura di Rolando Damiani, Adelphi 2017, pp 380, € 32.