Mostre, spettacoli, convegni, una rassegna di film. Un anno di eventi dedicati a Dante (senza dimenticare Shakespeare)

VERONA, venerdì 11 dicembre – A settecento anni dalla scomparsa di Dante, Verona, la prima ad accogliere il Sommo Poeta dopo l’esilio da Firenze, celebra l’importante anniversario con il progetto “Dante a Verona 1321-2021” nel segno della collaborazione fra le principali istituzioni culturali della città.
Il programma prevede un vasto calendario d’iniziative, alcune delle quali con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Mostre, spettacoli, manifestazioni culturali e di approfondimento scientifico, restauri e convegni, attività formative e divulgative, itinerari turistici alla scoperta della presenza del Poeta a Verona e della sua eredità culturale e artistica animeranno per tutto il 2021 le strade e le piazze, i teatri e le chiese, i musei e i palazzi della città.
Moltissimi gli eventi in cantiere tra cui una grande “mostra diffusa Dante a Verona”, appositamente ideata per quest’anno speciale, fatta di storie e luoghi della città.
Il percorso e le tappe saranno raccolti in una mappa, un vademecum cartaceo e virtuale per guidare il visitatore in un immaginario viaggio spazio-temporale.
Tra la primavera e l’autunno in calendario una mostra su “Dante e Shakespeare: il mito di Verona”, alla GAM, e una mostra “L’Inferno di Michael Mazur” a Castelvecchio.
Non poteva mancare un momento di approfondimento e di confronto tra importanti voci internazionali con un convegno dal titolo “Con altra voce omai, con altro vello. Dante tra antico e moderno” promosso e realizzato dall’Università di Verona, in collaborazione con Scuola Normale Superiore di Pisa, Columbia University, University of Notre Dame, Università Cattolica del Sacro Cuore, Accademia Ambrosiana, in programma dal 17 al 22 maggio. Coinvolgerà i massimi dantisti da tutto il mondo.

Il monumento a Dante, in Piazza dei Signori, opera di Ugo Zannoni (1836-1919), una delle sculture dantesche più belle d’Italia

Molti i progetti di restauro, uno per tutti il restauro della Statua di Dante di Ugo Zannoni, in Piazza dei Signori.
E numerosi spettacoli, tra cui: le “Visioni di Dante” del Teatro Stabile del Veneto; “Dantexperience”, con la Budapest National Philarmonic Orchestra e Sonia Bergamasco; “Cantiere Dante”, progetto teatrale di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.
“Dante a Verona” è il racconto di un soggiorno speciale (“refugio” e “ostello”) che ha lasciato opere, segni, patrimoni che si sono arricchiti nei sette secoli che separano da quel tempo.
Esiliato da Firenze nel 1301, Dante visse a Verona dal 1303 al 1304 e dal 1312 al 1320, ospite di Cangrande della Scala (“gran Lombardo”), signore illuminato che governava la città ghibellina, vicaria dell’imperatore, e ospitava nella sua reggia scienziati, poeti e artisti di talento.
A Verona Dante avviò probabilmente la stesura del “De vulgari eloquentia” e visitò certamente la Biblioteca Capitolare (Schola ecclesiae Veronensis, la biblioteca più antica del mondo). A Verona compose buona parte del “Paradiso”, dedicandolo proprio a Cangrande Della Scala, e discusse la celebre “Quaestio de aqua et terra”, nel gennaio del 1320, prima di recarsi a Ravenna.
A Verona si stabilì il figlio Pietro Alighieri e ancora oggi qui vivono i discendenti della famiglia.

«Diamo il via alle celebrazioni di un anniversario di grande rilievo della letteratura italiana”, dice il sindaco Federico Sboarina. “Verona è al centro della ricorrenza nazionale per i 700 anni della morte di Dante ed è con soddisfazione che lanciamo un programma di alto valore e grande impatto. Sono iniziative di forte interesse culturale ma, anche, più popolari, per avvicinare meglio l’intera comunità alla straordinaria figura del Sommo Poeta, all’interno di un più ampio programma nazionale che coinvolge anche Firenze e Ravenna”.

Da un punto di vista espositivo, i fulcri della mostra diffusa sono collocati alla GAM Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Palazzo della Ragione e al Museo di Castelvecchio.
La mostra “Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona” (23 aprile-3 ottobre 2021), al GAM, a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli, presenta un’importante selezione di opere d’arte e testimonianze storiche per approfondire due temi notevoli, in un arco di tempo dal Trecento all’Ottocento. Il primo ruota intorno al rapporto tra Dante e la Verona di Cangrande e il successivo revival ottocentesco; il secondo, connesso al precedente e tutto scaligero, è il mito shakespeariano di Giulietta e Romeo: su entrambi si fonda ancor oggi la fisionomia urbana e culturale di Verona e alimenta il suo mito.
Il Museo di Castelvecchio, custode della statua equestre di Cangrande, ospita “L’Inferno di Michael Mazur” (6 marzo-3 ottobre 2021), mostra a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni: propone le 75 incisioni che l’artista americano Michael Mazur produsse ispirandosi ai Canti dell’Inferno. Le incisioni sono state realizzate con la tecnica del monotipo e dell’acquaforte e nel 2000 sono state donate dall’artista alla città di Verona. Alle opere, esposte nelle teche create da Carlo Scarpa, sono accostati brani danteschi tradotti dal poeta e scrittore statunitense Robert Pinsky, amico di Mazur.

L’Adige, fra la sponda del Teatro Romano e la basilica di S. Anastasia

Nel 2021, saranno in cartellone quattro i progetti di spettacolo.
Al Teatro Camploy, “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia” con la regista e drammaturga Chiara Guidi e il violoncellista Francesco Guerri, in collaborazione con l’Università di Verona (15 e 16 aprile).
Nello stesso teatro “Visioni di Dante”, produzione originale del Teatro Stabile del Veneto. Tre drammaturghi, Fausto Paravidino, Letizia Russo e Fabrizio Sinisi, raccontano, in tre spettacoli, l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso contemporanei (26, 27, 28 maggio).
Nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese, al Teatro Romano, “Dantexperience” con la Dante-Symphonie di Franz Liszt. La Budapest National Philharmonic Orchestra, diretta dal maestro Vittorio Bresciani, in concerto sinfonico con la proiezione delle illustrazioni di Gustave Dorè e brani dall’Inferno e dal Purgatorio recitati da Sonia Bergamasco (21 giugno).
Ancora per l’Estate Teatrale, Marco Martinelli e Ermanna Montanari propongono “Cantiere Dante: Purgatorio”: tutta Verona diventa palcoscenico e saranno gli spettatori a fare il viaggio nel secondo regno ultraterreno: ciascuno sarà Dante, come suggerisce Ezra Pound, che definì Dante un “Everyman” (agosto).
L’Università di Verona ha ideato tre appuntamenti teatrali: “La Vita Nuova – parole d’amore e musica”, con musiche originali di Achille Facincani e con il coro giovanile e gli allievi di teatro di A.Li.Ve (primavera); il laboratorio “Purgatorio” con Chiara Guidi (primavera); “Quaestio de aqua et terra”, di Alessandro Anderloni (autunno).
Si segnalano inoltre, a cura del Teatro Ristori, un ricco programma dedicato a Dante, in cui spiccano:
Paolo Fresu & Friends, “Dante Project” (19 marzo); Lella Costa, “La figura femminile nella Divina Commedia” (settembre–ottobre); La NoGravity Dance Company in “Divina Commedia. Dall’Inferno al Paradiso” (novembre); “Rapimenti d’amore”, spettacolo di Davide Rondoni e Cristian Carrara (novembre).
E al Teatro Nuovo – Fondazione Atlantide sarà proposto lo spettacolo itinerante Silent Dante (gennaio-maggio e settembre-novembre) e una “Maratona dantesca”, a cura degli allievi della scuola.
La Compagnia le Falie presenta due spettacoli: “Purgatorio”, della compagnia di detenuti “Teatro del Montorio” del Carcere di Verona Casa circondariale di Verona in aprile e “Paradiso”, danza contemporanea sulla terza Cantica, a Riva di Castelvecchio a settembre.
In calendario anche una rassegna di film ispirati alla vita e all’opera di Dante.
(pap)

Programma completo e aggiornamenti su:
www.danteaverona.it