Palazzo Reale ● Il magico mondo della Belle Époque in una mostra dedicata alle affascinanti atmosfere di Alfons Mucha

9.12 collage MuchaMILANO, mercoledì 9 dicembre – Con la mostra “Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau” sono esposte a Palazzo Reale, fino al 20 marzo, oltre 220 opere, attraverso le quali viene proposto al pubblico un originale percorso, capace di ricostruire il gusto elegante, prezioso e sensuale dell’epoca attraverso le creazioni di Alfons Mucha e gli arredi e le opere d’arte decorativa di artisti e manifatture europei attivi nello stesso periodo storico.
Dopo Milano, la mostra si sposterà a Palazzo Ducale di Genova, dove sarà visitabile da fine aprile a tutto settembre 2016.
Il nucleo principale della mostra è costituito da 120 opere tra affiches e pannelli decorativi di Alfons Mucha (1860‐1939), provenienti dalla Richard Fuxa Foundation.
L’artista ceco è stato uno dei più significativi interpreti dell’Art Nouveau, divenendo ben presto il “promotore” di un nuovo linguaggio comunicativo, di un’arte visiva innovativa e potente: le immagini femminili dei suoi manifesti erano molto diffuse e popolari in tutti i campi della società del suo tempo e ancora oggi si può facilmente individuare la sua inconfondibile cifra stilistica, che lo ha reso eterno simbolo dell’Art Nouveau. Lo “Stile Mucha”, unico e riconoscibile, si è dimostrato adatto per essere applicato ad una grande varietà di contesti: poster, decorazione d’interni, pubblicità per qualsiasi tipo di prodotto, illustrazioni e addirittura produzioni teatrali, design di gioielli e opere architettoniche.
Mantenendo come perno centrale la figura di Mucha, le opere dell’artista sono affiancate in mostra da una serie di ceramiche, mobili, ferri battuti, vetri, sculture e disegni di artisti e manifatture europei affini a quella medesima sensibilità squisitamente floreale e sinuosa che caratterizzava un certo filone del modernismo internazionale, tipico soprattutto dell’area francese, belga e, almeno in parte, italiana. Scopo della mostra è dunque quello di restituire appieno l’idea di un’epoca ricca e sfaccettata, facendo dialogare le invenzioni di Mucha con gli ambienti e le decorazioni contemporanee così da ricostruire il clima magico e sfavillante della Belle Époque.
Le opere sono esposte in mostra seguendo un percorso suddiviso per temi stilistici e iconografici, in modo da evocare atmosfere e suggestioni che possano stupire e coinvolgere anche emotivamente il visitatore. A una sala introduttiva, che presenta al visitatore una selezione di opere grafiche di Alfons Mucha accostate ad alcuni arredi coevi che sintetizzano le diverse anime del gusto moderno, propagatosi a cavallo tra il XIX e il XX secolo, seguono otto sezioni tematiche che affrontano i modelli iconografici più diffusi e amati dagli artisti modernisti.
La prima sezione è dedicata al teatro e da Sarah Bernhardt, una delle più celebri attrici della storia teatrale, vera e propria diva e icona del suo tempo, immortalata da Mucha in una serie straordinaria di poster e manifesti teatrali. Si prosegue con la vita quotidiana dove sono invece raccolti esempi di manifesti e realizzazioni grafiche di confezioni di prodotti che entravano abitualmente nelle case: dalle scatole dei biscotti Lefevre‐Utile, alle tavolette di cioccolato Idéal passando per i profumi e i prodotti per l’infanzia.
Il tema chiave della terza sezione è l’immancabile figura femminile, che viene sviluppato in due sale contigue. Nel primo ambiente sono esposti arredi e oggetti d’uso in cui l’immagine della donna è al centro dell’invenzione, che spesso mostra forti legami con la cultura figurativa del tempo, come nel caso del salotto di Luigi Fontana, dotato di vetrate policrome con fanciulle che evocano i prototipi femminili di Mucha.
Nelle sale successive: i manifesti di Mucha (in modo da evidenziare la duplice e contrastante concezione che i contemporanei avevano della donna, talvolta idealizzata in una creatura angelica) e il giapponismo (tema dell’influenza dell’arte esotica e orientale sulla produzione europea, riscontrabile soprattutto nella preferenza per il segno grafico e marcato e per gli accostamenti cromatici sgargianti e originali).
All’importanza dei materiali preziosi nell’immaginario Art Nouveau è dedicata la sesta sezione, con grafiche di Mucha dedicate al tema delle pietre preziose e delle teste femminili ornate con originali gioielli.
Il tempo è invece il protagonista della settima sezione, rappresentato simbolicamente attraverso le grafiche dei calendari e le rappresentazioni delle stagioni.
Chiude la mostra la sezione dedicata all’immaginario floreale, in particolare rose, ninfee, iris e gigli, che letteralmente “invadono” la produzione Liberty e Art Nouveau.
(Dal comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Milano)

“Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau” – Palazzo Reale – Piazza del Duomo 12, Milano – Dal 10 dicembre – 20 marzo 2016.

Informazioni e prenotazioni
Tel. +39 02 54915
www.ticket24ore.it/mucha
www.mostramucha.it
www.palazzorealemilano.it