
Il poster della 72esima edizione del Festival di Cannes dedicato a Agnès Varda, l’artista belga scomparsa a 90 anni. Qui, è la donna che si erge in equilibrio, aggrappata a una macchina da presa intenta a girare il suo primo film.
CANNES, sabato 25 maggio – Édouard Baer, l’attore che già aveva aperto, il 14 maggio, la 72ª edizione del Festival di Cannes, ha chiuso la kermesse, per la quarta volta dopo le edizioni del 2008, 2009 e 2018. Non ha sorpreso più di tanto la proclamazione del film vincitore della Palma d’Oro, conquistata dal sudcoreano “Parasite” di Bong Joon-Ho. La pellicola, una commedia drammatica sulla famiglia con momenti esilaranti e situazioni splatter, era stata la più applaudita dalla critica e dal pubblico.
Quasi altrettanto quotata era l’ultima fatica di Pedro Almodovar, “Dolor y Gloria”, che però ha portato a casa solo la Palma per il miglior attore, al protagonista Antonio Banderas.
In buona posizione era considerato anche “Le jeune Ahmed”, per il quale i fratelli Dardenne si sono aggiudicati il premio della miglior regia.
A bocca asciutta l’Italia, che contava sull’ottima interpretazione di Pier Francesco Favino il quale, nei panni del pentito Tommaso Buscetta, aveva ricevuto 13 minuti di applausi dopo la proiezione de “Il traditore” di Marco Bellocchio.
Qui sotto, tutti i film premiati a Cannes, come ha deciso la giuria presieduta da Alejandro Gonzales Inarritu:
Palma d’Oro:
“Parasite” di Bong Joon-Ho
Grand Prix speciale della Giuria:
“Atlantique” di Mati Diop
Miglior attore
Antonio Banderas per “Dolor y Gloria” di Pedro Almodovar (Spagna)
Premio della Giuria:
“Les Miserables” di Ladj Ly (Francia) e “Bacurau” di Fleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles (Brasile)
Miglior regia:
Jean-Pierre e Luc Dardenne per “Le jeune Ahmed” (Belgio)
Miglior attrice:
Emily Beecham per “Little Joe” di Jessica Hausner (Austria)
Miglior sceneggiatura:
“Portrait de la jeune fille en feu” di Celine Sciamma (Francia)
Palma d’oro del cortometraggio:
“The distance between us and the sky”, di Vasilis Keratos
Menzione speciale:
“It Must Be Heaven” di Elia Suleiman (Palestina)
Menzione speciale della Giuria per un cortometraggio:
“Monstruo Dios”, di Augstina San Martin
Premio Camera d’Oro al Miglior primo film:
“Nuestras Madres” di César Diaz (Guatemala)
Palma d’oro alla carriera a Alain Delon
UN CERTAIN REGARD
Il film di Karim Aïnouz, “The Invisible Life of Euridice Gusmao”, ha trionfato nella sezione parallela Un Certain Regard. Tratta dal romanzo “Eurídice Gusmão che sognava la rivoluzione”, la pellicola presenta due ritratti di donne, due sorelle diverse, tuttavia accumunate da un forte affetto reciproco e da una cultura oppressiva.
Chiara Mastroianni è stata premiata come migliore interprete per il film “Chambre 212” di Christophe Honoré.
Menzione Speciale a Bruno Dumont per il secondo capitolo di “Joan of Arc”.
Premio della Giuria a “O que arde” di Olivier Laxe.
Gran Premio a “Liberté” di Albert Serra.