Pardo d’oro a “Godless” (ed anche alla protagonista Irena Ivanova). Miglior regia a “O Ornitologo”. Menzione per l’Italia

13.8.16 LOCARNO COLLAGENOSTRO SERVIZIO – LOCARNO, sabato 13 agosto ► (di Marisa Marzelli) Al termine della 69esima edizione del Festival di Locarno la giuria internazionale, presieduta dal regista messicano Arturo Ripstein, ha assegnato il Pardo d’oro al film bulgaro (in coproduzione con Danimarca e Francia) Godless, sguardo su un’umanità povera e degradata, che si è assicurato anche il premio della Giuria Ecumenica.
Premio speciale della giuria al rumeno-tedesco Inimi Cicatrizate.
Pardo per la miglior regia a O ornitólogo, coproduzione tra Portogallo, Francia e Brasile, un film che non è piaciuto a gran parte dei critici presenti.
Pardo per la migliore interpretazione femminile all’interprete di Godless, Irena Ivanova.
Menzione speciale a Mister Universo, sulla vita dei piccoli circhi di provincia, realizzato daTizza Covi e Rainer Frimmel (Italia/Austria), assicuratosi anche il premio della Fipresci (Federazione internazionale dei critici cinematografici) e l‘Europa Cinema Label, volto a favorire la distribuzione sugli schermi dell’Associazione Europa Cinemas di uno dei film in gara.
Nel concorso parallelo Cineasti del presente, riservato a opere prime e seconde (presidente della giuria il regista Dario Argento) ha vinto El auge del humano (Argentina/Brasile/Portogallo).
Quasi scontato il premio del pubblico, assegnato dalla grande platea all’aperto di Piazza Grande e andato ad I, Daniel Blake di Ken Loach, già vincitore della Palma d’oro a Cannes.
Titoli e nomi dei registi a cui sono andati i premi dicono poco ad un pubblico generalista (a parte forse Tizza Covi e Rainer Frimmel, frequentatori anche di Cannes e autori di quel gioiellino che è La pivellina, del 2009), perché in genere provengono da cinematografie marginali – un film bulgaro in gara in un importante festival è una rarità – e perché Locarno è essenzialmente un festival di scoperte. Se son rose fioriranno più in là.
In attesa dei festeggiamenti per il 70esimo, l’anno prossimo, che dovrebbe vedere anche l’inaugurazione del nuovo Palacinema, quest’edizione verrà ricordata in particolare per la presenza di ospiti particolarmente apprezzati dal pubblico: dagli attori americani Harvey Keitel e Bill Pullman, alle attrici Stefania Sandrelli e Valeria Bruni-Tedeschi, al regista britannico Ken Loach, alle vecchie glorie Roger Corman e Alejandro Jodorowski; dal compositore di musiche da film Howard Shore (tra l’altro vincitore di tre Oscar per la colonna sonora della trilogia de Il Signore degli anelli) a Kabir Bedi, indimenticato Sandokan televisivo, venuto ad accompagnare il film di chiusura in Piazza Grande, Mohenjo Daro, un kolossal indiano di genere peplum.
Tra i film proiettati la sera in Piazza Grande resterà il segno de Le ciel attendra della regista francese Marie-Castille Mention-Schaar. Un’opera che affronta di petto e con grande lucidità l’attualissimo problema di adolescenti di buona famiglia che si lasciano irretire su internet da terroristi-reclutatori di potenziali attentatori suicidi da inviare in Siria.
Importante e molto seguita anche la Retrospettiva, dedicata al cinema della Repubblica Federale Tedesca dall’immediato secondo dopoguerra al 1963, prima che esplodesse il fenomeno del Nuovo Cinema Tedesco di Wenders e Fassbinder.

PALMARÈS 2016

Pardo d’oro: GODLESS di Ralitza Petrova, Bulgaria/Denmark/France

Premio speciale della giuria: INIMI CICATRIZATE (Scarred Hearts) di Radu Jude, Romania/Germany

Pardo per la miglior regia: JOÃO PEDRO RODRIGUES per O ORNITÓLOGO, Portugal/France/Brazil

Pardo per la miglior interpretazione femminile: IRENA IVANOVA per GODLESS by Ralitza Petrova, Bulgaria/Denmark/France

Pardo per la miglior interpretazione maschile: ANDRZEJ SEWERYN per OSTATNIA RODZINA (The Last Family) by Jan P. Matuszyński, Poland

Speciale Menzione: MISTER UNIVERSO di Tizza Covi, Rainer Frimmel, Austria/Italy

Premio del Pubblico: I, DANIEL BLAKE, già Palma d’oro di Cannes, di Ken Loach, United Kingdom/France