Pardo d’Oro a “Vitalina Varela” di Pedro Costa (anche Migliore interprete femminile). Consensi per l’italiano De Feo

NOSTRO SERVIZIO – LOCARNO (CH), sabato 17 agosto ► (di Marisa Marzelli) Il 72mo Locarno Film Festival (7-17 agosto), il primo sotto la direzione artistica della francese Lili Hinstin, si è concluso con l’assegnazione del Palmarès.
Nel concorso internazionale (17 i titoli in gara) il Pardo d’oro è andato meritatamente a Vitalina Varela, rafforzato dal Pardo per la migliore interpretazione femminile. Finalmente ce l’ha fatta il regista portoghese Pedro Costa, vecchio habitué di Locarno, a conquistare il massimo premio, raccontando la storia di una donna capoverdiana di mezza età che arriva a Lisbona tre giorni dopo il funerale del marito.
Premio speciale della giuria a Pa-Go, terzo lungometraggio del coreano del sud Park Jung-bum.
Pardo per la migliore regia a Les enfants d’Isadora (coproduzione Francia/Corea del Sud) del regista francese Damien Manivel.
Una Menzione a Maternal, coproduzione italo-argentina diretta dalla regista italiana Maura Delpero, che racconta di due madri adolescenti in una casa di accoglienza religiosa a Buenos Aires.
L’operato della nuova direttrice è stato dal primo all’ultimo giorno di Festival sotto la lente, tutti si aspettavano di individuare le linee che darà prossimamente alla manifestazione. Lei è stata molto prudente, per ora non ha rivoluzionato l’impostazione del predecessore Carlo Chatrian (diventato direttore della Berlinale), pur non rinunciando a sottolineare la sua visione: più film diretti da donne e largo spazio alla cinematografia francofona.
Buona l’affluenza alle proiezioni serali in Piazza Grande, anche perché la pioggia non ha infierito.
Il film di chiusura è stato Tabi no owari sekai no hajimari (traducibile con La fine di un viaggio, l’inizio di un mondo) del regista giapponese Kiyoshi Kurosawa, girato interamente in Uzbekistan. Record, sabato della scorsa settimana, con 9.300 spettatori, per C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, con Leonardo DiCaprio e Brad Pitt. La media serale dei primi nove giorni ha raggiunto la ragguardevole cifra di 5.600 presenze ogni sera.

Consensi anche per l’horror di Roberto De Feo, “Il Nido”
Tra i film selezionati per la Piazza da segnalare, in particolare, l’opera prima italiana “Il Nido” (v. foto), un horror diretto e co-scritto da Roberto De Feo, visto tra i programmi di mezzanotte (Crazy Midnight), che è già nelle sale italiane. Il regista indica come punti di riferimento del film “The Others” di Amenabar e “The Village” di Shyamalan. Quello di De Feo è un horror gotico con significati anche metaforici. Trattandosi di un’opera prima, l’aspetto visivo è di molto curato e sfrutta bene la suspense creata dall’ambientazione in una grande ed elegante casa isolata, Villa dei Laghi. Sul piano narrativo si nota invece qualche ingenuità e i dialoghi non sempre convincono, come il colpo di scena finale, che non scioglie tutti gli enigmi. Tanto che già si parla, se il film avrà successo di pubblico, di un prequel o sequel. A Villa dei laghi domina una ferrea e ricca signora (interpretata da Francesca Cavallin) che intende preservare il figlio adolescente e paraplegico da ogni contatto con l’esterno, assistita da un inquietante dottore-killer. Il figlio però comincia a mostrare segni di insofferenza verso questa forzata reclusione “nel nido”, soprattutto quando arriva una ragazzina dal carattere indipendente, assunta come domestica. Altre figure, quasi tutte dai comportamenti disturbati, fanno da cornice. Nonostante qualche difetto, non ci si annoia e il regista mostra potenzialità non trascurabili.

Premio assegnato dal pubblico di Piazza Grande al biopic francese Camille di Boris Lojkine, su vita e morte di una giovane fotoreporter idealista impegnata nel testimoniare la guerra civile nella Repubblica Centrafricana.
Apprezzata la presenza di ospiti internazionali, da Hilary Swank al regista John Waters, che hanno ricevuto premi d’onore o alla carriera. Premiato in quest’ambito anche Enrico Ghezzi, storico critico e inventore o co-creatore di programmi televisivi diventati di culto come Fuori orario o Blob, andati in onda sulla ormai leggendaria Rai tre di Angelo Guuglielmi.

 

TUTTI I PREMI ASSEGNATI
Concorso internazionale
Pardo d’oro (Gran Premio del Festival) – Città di Locarno: VITALINA VARELA di Pedro Costa, Portogallo
Premio speciale della giuria – Comuni di Ascona e Losone: PA-GO (Height of the Wave) di PARK Jung-bum, Corea del Sud
Pardo per la migliore regia – Città e Regione di Locarno: Damien Manivel per LES ENFANTS D’ISADORA, Francia/Corea del Sud
Pardo per la migliore interpretazione femminile: Vitalina Varela per VITALINA VARELA di Pedro Costa, Portogallo
Pardo per la migliore interpretazione maschile: Regis Myrupu per A FEBRE di Maya Da-Rin, Brasile/Francia/Germania
Menzione speciale – HIRUK-PIKUK SI AL-KISAH (The Science of Fictions) di Yosep Anggi Noen, Indonesia/Malesia/Francia. – MATERNAL di Maura Delpero, Italia/Argentina
Concorso Cineasti del presente: Pardo d’oro Cineasti del presente: BAAMUM NAFI (Nafi’s Father) di Mamadou Dia, Senegal
Premio per il miglior regista emergente – Città e Regione di Locarno: 143 RUE DU DÉSERT di Hassen Ferhani, Algeria/Francia/Qatar
Premio speciale della giuria Ciné – Cineasti del presente: IVANA CEA GROAZNICA (Ivana The Terrible) di Ivana Mladenović, Romania/Serbia
Menzione speciale – HERE FOR LIFE di Andrea Luka Zimmerman, Adrian Jackson, Gran Bretagna