“Più lib(e)ri Circus” e “Trincee”. Così Gorizia diventa per quattro giorni la capitale del libro e della storia

Cavalleria italiana a Gorizia durante la Grande Guerra

Cavalleria italiana a Gorizia durante la Grande Guerra

(di Patrizia Pedrazzini) Sessantadue fra piccoli e medi editori, che porteranno nel cuore di Gorizia migliaia di titoli. E convegni, incontri, laboratori. È “Più lib(e)ri Circus”, la vetrina dell’editoria indipendente promossa dall’Aie, l’Associazione italiana editori, che, al suo esordio, si terrà nella città friulana fra il 22 e il 25 maggio. Una scelta non casuale. Secondo dati riferiti al 2013, appartengono infatti al Friuli Venezia Giulia i più forti lettori italiani: il 56,4% (il dato è calcolato su quanti hanno letto almeno un libro non scolastico nell’arco di dodici mesi), contro il 43% della media nazionale.

Nello specifico, la manifestazione si pone l’obiettivo, in una fase di difficoltà del mercato, di fornire un contributo in risposta alla crisi delle vendite, andando a “cercare per strada” i lettori nei diversi territori nazionali, e coinvolgendo direttamente nell’operazione librai, bibliotecari, grossisti, insegnanti. I titoli pubblicati dai piccoli e medi editori (circa 2.600) rappresentano il 25% dei 60 mila che ogni anno vengono stampati nel Paese, ma il bilancio 2013 del comparto è negativo, anche per i prezzi, più alti rispetto a quelli dell’anno precedente.
A caratterizzare questo “numero zero” di “Più lib(e)ri Circus”, il suo svolgimento in concomitanza, sempre a Gorizia, del X Festival internazionale “èStoria”, il cui tema, nel centenario dello scoppio del primo conflitto mondiale, sarà “Trincee”. Sempre fra il 22 e il 25 maggio, la città si aprirà quindi a convegni (il primo, dal titolo “Una guerra globale. Mito e origini della Grande Guerra”, si avvarrà di un comitato storico internazionale di undici specialisti), dibattiti, incontri, interviste, lezioni, ma anche mostre, proiezioni, spettacoli, gastronomia, concerti, percorsi guidati sui luoghi della memoria.
“Echi del Monte Santo” è il titolo del concerto che il violinista Uto Ughi terrà, la sera del 22, proprio nel luogo in cui, quasi cent’anni fa, Arturo Toscanini si precipitò a dirigere una banda militare per rincuorare i soldati che avevano appena conquistato la montagna durante la battaglia della Bainsizza. Fra gli ospiti d’eccezione della manifestazione, anche John Patrick Hemingway, nipote del Premio Nobel Ernest, con il quale verrà organizzata una singolare visita dei luoghi di “Addio alle armi” tra romanzo e cinema, passando per Caporetto e Venzone. In tema di film, sono in programma la proiezione di “The Battle of the Somme”, il primo documentario realizzato durante la Guerra; del capolavoro di Stanley Kubrick “Orizzonti di gloria”; di pellicole inedite provenienti dal Filmarchiv di Vienna.
Infine, fra le mostre, alcune delle quali dedicate alle uniformi, all’operato della Croce Rossa, alla presenza di soldati ebrei sul fronte dell’Isonzo, anche quella dal titolo “Eppur si mangia…”, riservata a uno dei tanti problemi che la nuova guerra di massa pose: l’alimentazione di centinaia di migliaia di soldati, la conservazione e la cottura dei cibi, la distribuzione del rancio.