Presentati dal Commissario straordinario Onofrio Cutaia le opere e i concerti del Maggio Fiorentino (22 aprile/13 luglio)

FIRENZE, giovedì 6 aprile (di Carla Maria Casanova) – Presentato l’85mo Maggio Musicale Fiorentino. Inevitabili le varianti imposte dal nuovo assetto della direzione, dopo le dimissioni del sovrintendente Alexander Pereira. A sostituirlo era stato fatto il nome di Onofrio Cutaia, siciliano, classe 1959, dirigente per lo spettacolo dal vivo presso l’amministrazione del Ministero dei Beni Culturali e forte di un curriculum prestigioso. Tra i vari incarichi svolti, dal 2002 quello di direttore del Teatro Mercadante di Napoli, assurto con lui a teatro stabile. La nomina di Cutaia alla sovrintendenza a Firenze pareva sicura, ma il decreto del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano (con il benestare del sindaco di Firenze Dario Nardella) lo ha designato Commissario straordinario. Cutaia, che ha presentato il nuovo cartellone del Festival insieme con il direttore artistico Giovanni Verona, non ha nascosto la sua delusione per questo mutamento di incarico, che comunque ha accettato di buon grado. Il commissario straordinario ha incombenza ingrata e poco popolare: praticamente togliere le castagne dal fuoco. Qui le castagne, cioè ammanchi del bilancio, sono macroscopici. Circa 3 milioni e mezzo di disavanzo nel bilancio 2022. A lui di sanare la situazione.

La nomina deve essergli “toccata” per la sua competenza espletata nel settore amministrativo, capacità qui necessaria ancor più che in campo artistico. Il tempo è pochissimo – la legge del commissariato prevede una durata di 6 mesi (con possibile raddoppio).

Bisogna correre ai ripari – ha detto Onofrio Cutaia – ma con molta attenzione. Ho deliberato di sfruttare tutti gli spazi della città per coinvolgerla interamente. E lavorare in squadra, collaborando. Elaborare un programma in sinergia con il teatro della Pergola. Studiare una programmazione globale delle stagioni (regia, cantanti, direttori) senza rinunciare ai grandi nomi ma secondo le disponibilità economiche. Ho avuto grande disponibilità da parte dei maestri Zubin Mehta e Daniele Gatti. (hanno accettato di dimezzare il loro cachet n.d.r.). L’emorragia delle risorse delle passate stagioni si sta fermando ma il lavoro è ancora enorme e pieno di incognite.”

Importante nella revisione di Cutaia il significativo taglio sui costi dei biglietti (in alcuni casi quasi del 50%) con prezzi che andranno da euro 20 a 70 per i concerti sinfonici, in sala Mehta e da 15 a 110 euro per le opere, nella Sala grande.

Nel programma operistico del Festival, un po’ modificato, due titoli sui tre sono rimasti.

Inaugurazione con Don Giovanni di Mozart il 30 aprile (6 recite con anteprima per giovani under 30 il 26 aprile). Costretti a rinunciare al troppo costoso nuovo allestimento previsto, andrà in scena quello del Festival di Spoleto con regìa di Giorgio Ferrara, scene di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, costumi di Maurizio Galante. Direttore Zubin Metha, interpreti Luca Micheletti (protagonista), Markus Werba, Jessica Pratt, Anastasia Bartoli, Benedetta Torre.

Otello di Verdi, rappresentato nel 2020 a porte chiuse per via del Covid e trasmesso da Rai 5, sarà proposto nella Sala grande (4 recite dal 20 maggio) con regìa di Valerio Binasco, scene di Guido Fiorato, costumi di Gianluca Falaschi. Direttore Zubin Mehta. Interpreti Fabio Sartori, Anastasia Bartoli, Luca Salsi. Ultima opera in cartellone (4 recite dal 16 giugno) diretta da Daniele Gatti, Falstaff di Verdi (che sostituisce i wagneriani Meisteresinger von Nurnberg). Regia di Sven-Eric Bechtolf, ripresa da Stefania Grazioli, scene Julian Crouch, costumi Kevin Pollard, luci Alex Brok, video Josh Higgason. Nel cast Michael Volle (protagonista), Markus Werba, Claudia Huckle, Eva Mei, Adriana di Paola, Sara Blanch

Nella sezione concerti, molto prestigiosa, 11 serate dal 22 aprile al 13 luglio si alternano Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Paolo Carignani e Daniele Gatti. Il maestro milanese, direttore principale, dirige cinque concerti di cui: quello di apertura (in programma Wagner e Strauss), il Concerto Straordinario Viva Verdi (10 maggio, con sinfonie, cori e ballabili, in collaborazione con il Mibact, teso alla raccolta fondi per l’acquisto di Villa Verdi, la casa museo di Giuseppe Verdi) e tre concerti, nei giorni 22, 28 giugno e 1 luglio, con in programma le sei Sinfonie di Čajkovskij.

Parole molto elogiative sono state spese in conferenza stampa per il giovane direttore Diego Ceretta (27 anni) che il 19 maggio dirigerà l’Orchestra del Maggio in Šostakovič (concerto n.1 per violoncello e orchestra, solista Julia Hagen) e Dvořak (Sinfonia n.9, Dal Nuovo Mondo). Il 10 giugno l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Daniele Giorgi si esibisce in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole.

Il 17 giugno Firenze si vota invece al rock, con il Concerto Straordinario dei The Who alla Visarno Arena. L’Orchestra è del Maggio.

Intanto, domenica 23 aprile, per festeggiare l’inaugurazione del Festival, sarà di scena il progetto “Ben venga il Maggio! Musica nella Città”, in collaborazione con Anbima APS (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome). Per tutta la giornata, fino a sera, Firenze sarà invasa dalla musica per banda.

Infine, nei giorni 19, 20 e 21 maggio avrà luogo il convegno internazionale a cura di Giovanni Vitali e Giancarlo Landini “La fiamma possente” dedicato a Maria Callas, nel centenario della sua nascita.

Buon lavoro, Commissario Cutaia.