Presentato alla grande il cartellone 2022/2023 del Piccolo Teatro. Come la promessa di un futuro finalmente normale

MILANO, lunedì 12 settembre (P.A.P.) Al Piccolo Teatro, la vecchia cara sala di Via Rovello, gloriosa sede di spettacoli memorabili, in occasione della presentazione della nuova stagione ‘22/23, era ieri gremitissima di vecchi e giovani attori, di operatori teatrali, di giornalisti e di un pubblico partecipe e appassionato. Sembrava l’occasione di una prima di teatro. È stato qualcosa di diverso. Forse anche più di una prima.
Una grande e commovente festa per un incredibile incontro di amici. Per celebrare una irrefrenabile voglia di normalità. Tutti insieme appassionatamente.
Veniva presentata la nuova stagione.
Ed è stato come se in questi due anni, anziché lutti e dolori, forzate clausure, limitazioni delle libertà personali, non fosse successo nulla di tragico.
Per un paio d’ore si è dimenticato quel maledetto Covid 19, i suoi contagi e i suoi morti. E, ora, ecco anche l’ultima nefasta sciagura: la guerra, con il suo nero coreo di nuove rinunce e di nuove restrizioni e sacrifici, che tutti temono.
Ma al Piccolo Teatro, come un divino regalo, come un dono del cielo, o per lo meno come una promessa, per qualche ora è stato come se nulla fosse avvenuto. Come se tutto fosse tornato a prima del 2019.
Or dunque, sul palcoscenico di Via Rovello, dopo le feste, gli incontri, e tanti gloriosi ricordi per il Centenario di Giorgio Strehler, si è voluto giustamente presentare con spirito gaudioso la nuova stagione teatrale 2022, con la pubblicazione d’un fitto programma di spettacoli, una sessantina di nuovi titoli fra Lanza e Rovello.
I  celebranti dell’avvenimento sono stati:
SALVATORE CARRUBBA, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Piccolo Teatro di Milano (ha presentato una vibrante testimonianza di affetto nella sua rievocazione socio, storica, culturale dei 75 anni del Piccolo, fino ai giorni nostri). TOMMASO SACCHI, Assessore alla Cultura del Comune di Milano e SERGIO ENRICO ROSSI, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi (che hanno esposto una intensa analisi culturale su ciò che ha rappresentato e rappresenta il Piccolo Teatro, nel partecipare non solo allo sviluppo cittadino ma anche nella sua originale creatività impresariale e culturale, capace di estendersi su tutta la nazione. E poi GIOVANNI FOSTI, Presidente di Fondazione Cariplo (che ha presentato un sommesso e illuminante punto di vista economico, sociale e culturale di partecipe attualità.)
Infine CLAUDIO LONGHI, Direttore del Piccolo Teatro di Milano, ha tra l’altro ricordato, in un excursus di preziosa cultura storico e teatrale (pubblicato anche sul programma a stampa), un  intervento ricco di  passaggi e approfondimenti di pregnante interesse, come: “… Al di là di ogni disquisizione sul realismo e la verosimiglianza, è proprio questa prepotente volontà della scena contemporanea di farsi concretamente mondo (o di misurare concretamente la propria distanza dal mondo) che la Stagione 2022/2023 del Piccolo Teatro di Milano intende esplorare, consegnando agli spettatori un ricco e multiforme catalogo di possibilità di articolazione della relazione vita/teatro e di modi di intenderla”. E così concludeva: “Crittato nel rebus di una scena concreta e vitale che non sa e non vuole rinunciare, attraverso le cose, al suo rapporto (genetico e fisiologico) con la realtà, proprio nel commercio col reale il teatro trova dunque, oggi, uno dei suoi sensi più profondi e dei suoi piaceri più veri. E proprio a partire da lì può tracciare una delle vie maestre (forse la principale?) per immaginare il domani. Nella sua irriducibile verità, il teatro, come ben sapeva Artaud, non è ancora, infatti, «l’unico luogo al mondo dove un gesto fatto non si ricomincia due volte»?”.
Come consuetudine, le produzioni del Piccolo si intrecciano con un fitto calendario di ospitalità e collaborazioni, vecchie e nuove, che completano la variopinta tavolozza della Stagione.
Si rinnova inoltre e si rafforza l’attenzione alla nuova drammaturgia anche nelle sue declinazioni editoriali (si arricchisce di titoli, infatti, in parallelo con la programmazione, la collana realizzata con il Saggiatore), così come la promozione e valorizzazione delle voci giovani della scena, in linea con la funzione stessa di servizio pubblico che il Piccolo indossa dalla sua nascita.
In quest’ottica, vengono accolte due importanti esperienze dedicate alla pedagogia teatrale e alla promozione di giovani artisti: École des Maîtres e Biennale Teatro.
E poi, incontri, spettacoli per ragazzi, concerti, e nel centenario della nascita di Giovanni Testori, Umberto Orsini – testimone privilegiato del rapporto Testori/Visconti, essendo stato il Candidezza nell’Arialda e il conte Max von Holnstein in Ludwig –, legge pagine da Luchino. Visconti secondo Testori (Strehler, 15 maggio), biografia ritrovata e in corso di pubblicazione da Feltrinelli, a cura di Giovanni Agosti. Lo spettacolo è in collaborazione con l’Associazione Giovanni Testori.

Per conoscere e approfondire il cartellone completo del Piccolo Teatro:
www.piccoloteatro.org