Presentazione pubblica del fondo “Leo De Berardinis”. Momento di festa con i suoi attori. Memorie e testimonianze

L’attore e regista Leo de Berardinis (1940-2008)

BOLOGNA, venerdì 2 giugno – Con l’appoggio di “La Soffitta”, centro di promozione teatrale, lunedì 12 giugno, presso il Laboratorio delle Arti/Teatro, P.tta Pasolini 5/b, avrà luogo la prima presentazione pubblica del Fondo Leo de Berardinis (1940-2008). Sarà un momento di festa, a cura di Cristina Valenti con Marco De Marinis e Laura Mariani, che sancisce il legame privilegiato del Maestro con l’Università di Bologna, dopo la laurea ad honorem a lui assegnata nel 2001. Protagonisti dell’incontro sono “i suoi” attori, che porteranno testimonianze, memorie e visioni in omaggio a De Berardinis: Eugenio Allegri, Elena Bucci, Silvio Castiglioni, Valentina Capone, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Ivano Marescotti, Francesca Mazza, Licia Navarrini, Gino Paccagnella, Loredana Putignani, Stefano Randisi, Fabrizia Sacchi, Marco Sgrosso, Enzo Vetrano, con un contributo audio di Toni Servillo.
L’occasione è fornita dal completamento della prima tranche del lavoro di riordino, catalogazione, digitalizzazione del Fondo – Archivio Leo de Berardinis, affidato al Dipartimento delle Arti con contratto di comodato d’uso sottoscritto dalle eredi Carola De Berardinis e Maria Grazia Grassini. La raccolta documentaria, relativa all’attività dal 1967 al 2001, si riferisce per la maggior parte al ventennio bolognese (1983-2001), periodo in cui l’artista ha prima operato presso la Cooperativa Nuova Scena, quindi ha aperto lo Spazio della Memoria e infine ha diretto il Teatro Laboratorio San Leonardo.
“Luogo di registrazione di una vita straordinaria”, come l’ha definito Claudio Meldolesi che ne è stato il principale ispiratore e artefice, l’archivio comprende manoscritti, appunti e brogliacci di lavoro, copioni, registrazioni sonore e video, fotografie, locandine, programmi di sala, rassegne stampa. Una raccolta non sistematica e non priva di lacune, in grado però di restituire, anche nella sua irregolarità, uno Spazio di Memoria analogo a quello che fu il suo teatro vivente, che può rivivere oggi nelle interazioni con studiosi e cultori dell’opera di Leo.
Leo de Berardinis, attore, regista e drammaturgo, è stato esponente di primo piano del teatro d’avanguardia italiano. Dopo l’attività in compagnia con Perla Peragallo, poi al teatro di Marigliano – decentrandosi nell’omonimo paese in provincia di Napoli alla ricerca di una pratica teatrale alternativa –, dal 1983 è di base a Bologna, dove dapprima collabora con la Cooperativa Nuova Scena, poi fonda il Teatro di Leo (1987) e infine dirige il Teatro San Leonardo, in convenzione con il Comune di Bologna. Dal 1994 a 1997 assume la direzione artistica del Festival di Santarcangelo, ma la sua attività si interrompe bruscamente il 16 giugno 2001, quando, in seguito a un intervento, entra in coma, una condizione in cui resterà fino alla morte, sopraggiunta nel 2008.