(di Andrea Bisicchia) Diamo il benvenuto a una giovane casa editrice che si occupa di teatro, che vanta due direttori di consumata esperienza, come Mattia Visani e Andrea Porcheddu, i quali, oltre a proporre delle novità, rilanciano un catalogo specialistico, con alcune ristampe, da tempo fuori commercio: “La Calandria” di Franco Ruffini, “La parola alta e bassa nel teatro di Pirandello e D’Annunzio, di Paolo Puppa, “Brecht regista” di Claudio Meldolesi e Laura Olivi. Tra le novità, va segnalata una serie di “Guide performative”, il cui genere viene, per la prima volta, applicato alla materia teatrale e venduto sia in cartaceo sia in digitale, anche perché l’editore non è del tutto certo che i libri di carta abbiano fatto il loro tempo, convinto che, per questi, esista un mercato difficile a sparire del tutto.
Dall’Associazione Italiana Editori, veniamo a sapere che, nel 2014, la produzione editoriale ha superato 60.000 titoli, con 250,000 copie stampate, mentre i titoli digitali, nello stesso anno, hanno raggiunto circa 61.000 copie.
La guida performativa, curata da Oliviero Ponte di Pino e Maddalena Giovannelli, con prefazione dello stesso Porcheddu, ha per titolo “Milano. Tutto il Teatro” che si prefigge di raccontarci, in diretta, cosa accade nella città, da tutti considerata la Capitale del teatro italiano, non solo per la Scala e il Piccolo, ma anche per il Franco Parenti e per l’Elfo Puccini, sedi ormai prestigiose, non soltanto per la qualità della loro programmazione, ma anche per la numerosa partecipazione di pubblico. I due autori non disdegnano l’approccio storiografico, tanto che dedicano un capitolo alla tradizione teatrale milanese, grazie ad alcuni reperti che attestano le costruzioni di un teatro e un anfiteatro romani. Non mancano i riferimenti ai teatri settecenteschi e ottocenteschi, dal Ducale al Litta, alla Cannobiana (futuro Teatro Lirico), dal Carcano al Teatro Re, e a quelli novecenteschi, dall’Olimpia al Convegno, dalla Sala Azzurra al Santa Radegonda (Il futuro Odeon), dal Manzoni al Dal Verme, fino agli anni Settanta, con la nascita di un arcipelago teatrale che, nel giro di pochi anni, è diventato un vero e proprio modello per la Nazione.
Per meglio conoscere questo arcipelago, Ponte di Pino e Giovannelli introducono il lettore nei vari quartieri dove i teatri sono ubicati e dove hanno rinnovato la vita stessa degli abitanti. Si va dalle mura spagnole, con la presenza illuminante del Pier Lombardo, diventato Franco Parenti, diretto da Andrée Ruth Shammah, a Porta Venezia,dove ha sede l’Elfo Puccini, diretto da De Capitani e Bruni, fino alla scoperta di una città clandestina, con il Teatro degli Arcimboldi e l’Hangar Bicocca. Non manca un capitolo dedicato alla teatralità diffusa e ai vari Festival.
Il volume, ben documentato, svela la particolare dinamicità del teatro milanese e ben si adatta alla città dell’Esposizione Universale, perché offre al visitatore l’immagine di una vera capitale europea.
Oliviero Ponte di Pino, Maddalena Giovannelli: “MILANO. TUTTO IL TEATRO”, Cue Press Editore, 2015, pp. 112, euro 13