MILANO, mercoledì 17 aprile – (p.a.p.) Gremitissimo l’emiciclo milanese del Piccolo Teatro Studio Melato per la presentazione del cartellone 2019/2020 dello Stabile meneghino, di delicata importanza, anche perché coincide con l’imminente decadenza del Consiglio d’Amministrazione dello Stabile milanese, e che quindi ha inteso uscire lasciando un segno di orgoglioso prestigio, cosciente d’aver fatto con intelligenza e dedizione il proprio dovere in un particolare momento storico, di grandi cambiamenti e tensioni.
“Più che mai, nella Stagione 2019/2020”, ha detto il Direttore, Sergio Escobar, “il Piccolo Teatro attraversa il mondo e ne è attraversato, attraversa il presente e ne è attraversato. In un presente come spazio di confronto aperto, di scambio, di conoscenza, di cultura delle differenze, di trasformazione anche della memoria in ispirazione futura, il teatro trova il suo significato più profondo…”
E quindi è entrato nel vivo e in dettaglio dei titoli in cartellone, che qui subito, in un breve concentrato, nell’eloquenza dei numeri, subito sintetizziamo:
23 spettacoli prodotti dal Piccolo, con 11 nuove produzioni;
28 spettacoli ospiti di compagnie italiane;
16 titoli di spettacoli internazionali;
8 eventi per bambini e ragazzi.
Prima dell’intervento di Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro, il cerimoniale per la presentazione ufficiale della prossima stagione sono intervenuti, per i saluti e le varie analisi: Salvatore Carrubba, presidente del C. d’A. del Piccolo; l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, anche in rappresentanza del Sindaco Giuseppe Sala (assente per improcrastinabili impegni istituzionali); l’assessore regionale Stefano Bruno Galli; Guido Bardelli per la Camera di Commercio milanese; Andrea Rebaglio per la Fondazione Cariplo; e Stefano Massini, drammaturgo e consulente artistico del Piccolo Teatro.
Quindi Sergio Escobar, in un’ampia e appassionata prolusione, sulla filosofia, gli orientamenti, e i risultati del Piccolo Teatro, dopo avere orgogliosamente sottolineato che “la nuova Stagione prende forma sotto il segno della responsabilità, dell’internazionalità e dell’eccellenza artistica, e lo fa anche attraverso un dialogo costante ed entusiasta con il pubblico, formato per la metà da giovani sotto i 26 anni”, ha enunciato in dettaglio i caratteri, le novità e le più salienti presenze in cartellone, come Declan Donnellan, che diventa “regista residente” del Piccolo, come Thomas Ostermeier, che aprirà la stagione con “Ritorno a Reims”, tratto da Didier Eribon, con Sonia Bergamasco (nella foto: lo spettacolo leonardesco “Il miracolo della Cena”); come Roberto Latini, che da Collodi ricaverà per il Piccolo lo spettacolo “Mangiafoco”, già presentato nell’ambito di Matera 19. E così via, da Emma Dante (con “Misericordia”, sulla disperazione di un universo femminile, sfregiato dall’abuso e dal degrado) ad Antonio Latella (un “Hamlet” con Federica Rosellini, nell’inafferrabile mistero del personaggio shakespeariano più famoso). Mentre Toni Servillo sarà tra l’altro presente con una particolare e singolare rappresentazione, allestita come regista e come interprete: “Eternapoli”, un melologo su testo di Giuseppe Montesano, musica di Fabio Vacchi, eseguita dall’orchestra e coro della “Giuseppe Verdi” di Milano.
E saranno idealmente prolungate le iniziative per il Cinquecentenario di Leonardo da Vinci, con la ripresa di “Il miracolo della Cena” con Sonia Bergamasco, e, per i più piccoli, “Il volo di Leonardo” di Flavio Albanese, e “Leonardo tra corpo e sogno”, opera musicale di Michael Nyman in prima mondiale.
Dell’articolato programma di 16 titoli internazionali, come sopra accennato, che debutteranno sui tre palcoscenici del Piccolo, sono stati citati: “Raoul” di James Thierrée (tra teatro, circo, danza e arti visive); “Romancero gitano” di Nuria Espert e Lluís Pasqual, una sorta di “definitiva” edizione teatrale dell’opera di Lorca; “I am a woman. Do you hear me?”, scritto e diretto da una giovane regista iraniana, Camelia Ghazali, sulla difficile condizione femminile nel suo Paese. E poi, ancora; Ute Lemper con una dedica a Marlene Dietrich; Simon McBurney dirige “Il giardino dei ciliegi”, in lingua olandese; e il ritorno di Slava nel periodo natalizio.
Nei programmi del Piccolo, anche importanti tournées, con le proprie maggiori produzioni, in Russia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, e a Expo Dubai 2020, dove il Piccolo è stato invitato per rappresentare l’Italia con “Arlecchino” e con un titolo in coproduzione, “Matteo Ricci”, che valorizzerà il legame con la Cina, e in particolare con la Shanghai Theatre Academy,
Per tutti gli spettacoli in dettaglio e per tutti gli altri eventi del Piccolo, per prezzi, calendario e orari delle singole rappresentazioni, rimandiamo a:
Tel. 02.4241 1889
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Indirizzi dei 3 teatri del Piccolo: via Rovello 2 (teatro Grassi), via Rivoli 6 (teatro Studio), largo Greppi 1 (teatro Strehler)