Quattro giornate a Camogli dedicate all’evoluzione del linguaggio. Con Umberto Eco. Aprirà Tullio De Mauro

collage camogliCAMOGLI, mercoledì 2 settembre – Dopo il successo della prima edizione con 20.000 presenze di pubblico, torna a Camogli da giovedì 10 a domenica 13 settembre 2015 il Festival della Comunicazione. Saranno quattro giornate dedicate ad approfondire uno degli aspetti fondanti di ogni comunicazione, il linguaggio, con la partecipazione di oltre 120 ospiti, che si alterneranno tra conferenze, tavole rotonde, laboratori, mostre, escursioni, spettacoli e un’installazione ambientale.
Gli interventi saranno suddivisi in quattro grandi aree: il linguaggio della cultura digitale; il linguaggio scientifico; il linguaggio delle arti e il linguaggio delle imprese. L’iniziativa si avvale ancora una volta della “guida” di Umberto Eco, la cui lectio magistralis “Tu, Lei, la memoria e l’insulto” chiuderà il festival.
Cambieranno i modi, i mezzi e i tempi del comunicare, ma quel che è certo è che non smetteremo di parlare e interagire con gli altri. Quanti e quali modi di fare narrazione si svilupperanno? Si parlerà dei cambiamenti nel linguaggio degli italiani, della politica, della menzogna, dei fumetti, dell’architettura, dei giornali, della TV, delle imprese, del gossip, dell’economia, della pubblicità, della divulgazione scientifica, della “posta del cuore”, della ricerca, dei social network, del cinema, della musica, dell’alimentazione, della moda, della giustizia, del gioco, delle catastrofi.
A dare il via alle quattro giornate sarà la lectio del linguista Tullio De Mauro “Il linguaggio degli italiani dall’Unità d’Italia a oggi”.
A parlare di linguaggio della cultura digitale ci sarà, tra gli altri, lo Youtuber Daniele Doesn’t Matter (“I Millennials: i linguaggi e i contenuti dei nuovi media”).
La blogger Anna Venere interverrà su “Moda e web. La parola ai non addetti ai lavori”.
Come comunicare la ricerca e le novità in abito scientifico? Cercherà di dare risposta a questo interrogativo, tra gli altri, Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, nel talk “L’innovazione tecnologica umano-centrica bioispirata” dedicato alle macchine intelligenti che nel futuro entreranno a far parte della nostra quotidianità.
A partire dalle sue esperienze nel campo della divulgazione scientifica e culturale, Piero Angela svelerà le diverse tecniche per rendere gli argomenti più complessi non solo comprensibili ma attraenti (“Il linguaggio degli oggetti”).
Uno sguardo sui molteplici linguaggi delle arti e sulle loro trasformazioni sarà dato da ospiti come lo studioso del mondo classico Ivano Dionigi, che rifletterà su “Il latino nell’era di Twitter”.
Come stanno cambiando il giornalismo e i modi di fare informazione saranno i temi degli interventi dell’autore televisivo Carlo Freccero, che traccerà la figura de “Il missionario: il manipolatore manipolato”, e, insieme al giornalista Aldo Grasso si interrogherà sul quesito “La Rai fa servizio pubblico?”.
Si parlerà anche di cinema con i registi Marco Tullio Giordana (“Il linguaggio del cinema”) e Pupi Avati, che insieme all’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia presenterà il mediometraggio “Un viaggio di cento anni”.
Annalisa Galardi di Wingage e Carlo Turati, autore teatrale e televisivo, spiegheranno invece nell’intervento “Storydoing: storie da raccontare, catturare, agire”.
Quattro spettacoli sono previsti a conclusione delle quattro giornate con artisti quali Gianni Coscia con Gianluigi Trovesi, Giorgio Conte in “Cascina Piovanotto”, i giornalisti Federico Rampini con “All you need is love! L’economia spiegata con i Beatles” e Marco Travaglio con “Slurp! Lecchini, cortigiani & penne alla bava. La stampa al servizio dei potenti che ci hanno rovinati”.

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