Quel fatale 25 agosto 1944. L’ordine era: distruggere Parigi. Il generale tedesco per una volta disobbedì a Hitler

« DIPLOMATIE » Un film de Volker SCHLÖNDORFF– MILANO, lunedì 24 novembre –   
(di Emanuela Dini) Notte tra il 24 e 25 agosto 1944, Parigi è occupata dai tedeschi, ma gli alleati sono alle porte. Hitler ha ordinato che, in caso di resa, Parigi venga fatta saltare per aria e non ne rimanga nulla. Ponti e monumenti sono tutti stati minati e sono pronti a esplodere. Il generale tedesco Dietrich von Choltitz, governatore militare di Parigi, si prepara a eseguire gli ordini. Ma….la Storia (con la S maiuscola) è andata diversamente, e Parigi è rimasta intatta. Cosa è successo quella notte, per far cambiare idea a von Choltitz? Che ruolo ha avuto il console svedese Raoul Nordlig, nel convincere il generale a disobbedire a Hitler?
Lo racconta “Diplomacy”, il film di Volker Schlöndorff (premio Oscar per miglior film straniero e Palma d’oro al festival di Cannes nel 1979 con “Il tamburo di latta”) che ricostruisce quella notte e il serratissimo incontro tra il generale e il console. Un film con un ritmo da thriller, che tiene col fiato sospeso (anche se si sa già come andrà a finire) e mette in scena il duello psicologico e verbale di due uomini diversissimi: il Generale, militare da generazioni, educato ad obbedire, indifferente all’idea di sacrificare milioni di vite umane, e il diplomatico, abile, astuto e senza scrupoli, capace di giocare con le parole e insinuare dubbi nelle granitiche certezze del militare.
Il film è l’adattamento dell’opera teatrale “Diplomatie” di Cyril Gely (francese, classe 1968), ha per protagonisti gli stessi attori che l’hanno portata a teatro, Niels Arestrup (il generale von Choltitz) e André Dussollier (il console Raoul Nordling) e dell’impianto teatrale ha le situazioni -si svolge quasi tutto all’interno di una camera d’albergo- e la raffinatezza dei dialoghi.
Alla proiezione di domenica sera 23 novembre al cinema Mexico di Milano era presente il regista Volker Schlöndorff che, in un italiano perfetto, ha raccontato la genesi e alcuni retroscena del film. Come, l’inserimento, in fase di montaggio, di filmati autentici in bianco e nero della distruzione di Varsavia e dei carri armati americani sotto la Torre Eiffel; o i panorami fittizi e digitalizzati «In realtà, oltre al balcone della stanza d’albergo c’era una parete verde, gli attori recitavano guardando un muro e la Parigi che si vede è stata ricostruita al computer»; oppure l’ambientazione della scena-clou (il generale che ordina di non fare saltare le mine) sul tetto dell’albergo «Mi piaceva l’idea dei due protagonisti che osservano, con sollievo, la città in salvo…anche se, a livello tecnico e da un punto di vista militare, il microfono e i contatti radio così come sono stati rappresentati sono del tutto incredibili. Ma è il bello del cinema, poter inventare e volare con la fantasia».

“DIPLOMACY Una notte per salvare Parigi”, di Volker Schlöndorff. Durata 84 minuti – Cinema Mexico – via Savona, 57 – Milano