“Ratto dal serraglio” alla Scala. Bellissimo spettacolo per adulti, purché accompagnati dai bambini. Ed è uno spasso

1-10-16-il-ratto-dal-serraglioMILANO, sabato 1 ottobre – (di Carla Maria Casanova) Per gli adulti, ancora 7 recite, distribuite fino a maggio. Gli adulti, per una volta, devono comunque farsi accompagnare dai bambini. Poi ci sono anche le molte recite per le scuole, e lì se la vedono loro. È una’operazione grandiosa perché i bambini, per piccoli che siano, prendono uno spazio enorme. Sembrano il doppio. E la Scala, per questo mozartiano Ratto dal serraglio, è riempita di bambini. Le mamme li fotografano con il programma bene in vista o, in platea, con il solito storico contorno dei palchi.
L’opera per bambini è un antico progetto inventato dall’AsLiCo una trentina di anni fa. Molti enti e istituzioni si sono adeguati in anni recenti e hanno fatto bene. Quando poi ci si mette la Scala, tutto prende un’altra dimensione.
Portare i bambini a uno spettacolo d’opera (confezionato per loro, s’intende, altrimenti è un supplizio, per i bambini e, ancor peggio, per i genitori) è un’idea vincente. Così costruiamo un futuro migliore. Questo spettacolo (pomeridiano) dura un’ora esatta. La storia del Ratto, come sappiamo, è un po’ cretina come tutte quelle lì del Settecento (e anche molte seguenti, ahimè), ma qui c’è una componente fiabesca che fa il fatto nostro e del giovanissimo pubblico non ancora contaminato dagli extraterrestri.
Un enorme velario blu oltremare nasconde la scena, che poi si rivela innocente, ben disegnata e con colori vispi (scene di Marie Holzer, costumi di Dorothea Nicolai). Il regista Johannes Schmid fa agire gli interpreti in modo che si capisca bene quello che fanno senza essere idioti. L’ordito musicale (già l’opera nasce come singspiel, con parti cantate alternate ad altre recitate) è stato drasticamente ridotto: suona l’orchestra, ogni cantante ha una sua arietta, ma con moderazione.
In buca agisce il valoroso Michele Gamba, che conduce l’Orchestra dell’Accademia della Scala, così come i cantanti provengono dall’Accademia di perfezionamento.
Alla fine, il teatro intero si riempie di stelle proiettate per tutta la sala ed è una bella immagine e all’uscita i bambini ricevono una scatola di pennarelli con cui colorare i personaggi, inseriti nel programma come cartoline.
Andate a vedere/sentire questo Ratto e portateci (è d’obbligo) qualche bambino. Vi divertirete tutti.

Prossime recite per adulti: 8 ottobre, ore 15; 9, 23, 29, 30 ottobre ore 11; 11 marzo 1917 ore 11 e ore 14,30; 21 maggio ore 11.