MILANO, lunedì 15 giugno ●
(di Carla Maria Casanova) Un evento unico, eccezionale! Non si può ignorare: il recital del tenore Jonas Kaufmann ieri sera alla Scala. Destinato ad entrare nella Storia.
Kaufmann si è esibito con l’orchestra (fatto inusuale per un recital), in un programma esclusivamente pucciniano. Sei arie tra le più note (Tosca, Manon Lescaut, Turandot…)
Ed era già delirio.
Poi i bis: altri 6 pezzi, a furor di popolo. Come ultimo, ha voluto bissare il “Nessun dorma”, acrobazia inutile, dopo un simile concerto. E infatti a metà si è bloccato, ha fatto segno che non ce la faceva, ha cantato qualche parola “accennando”, ha ripreso “in voce” e con un salto mortale, ha affrontato il fatale do del “vincerò”. Un delirio.
E tutti in piedi a urlare.
Quaranta minuti complessivi di applausi.
Non per questo piccolo, tutto sommato rischioso e inutile happening, ma per come ha cantato tutto il recital. Chiaro: non è stata una rivelazione. Jonas Kaufmann è oramai considerato l’incontrastato numero Uno. Per la voce: bellezza, colore, ampiezza, omogeneità, morbidezza, e la scuola: dizione, fraseggio, passaggi… Ha tutto. Che Dio ce lo conservi.
“AROUND THE WORLD”: COME UNA VISITA
A UN “MUSEO (MUSICALE) CON GUIDA”
ACCOMPAGNATI DA FRANCESCO M. COLOMBO
MILANO ● Un altro appuntamento, questo proiettato nel futuro (14 concerti fino al 24 ottobre), è con Francesco Maria Colombo all’Auditorium di Milano de “laVerdi”.. Sotto al significativo titolo “Around the World” il giovane (ma sembra giovanissimo) direttore, a capo dell’Orchestra sinfonica de laVerdi, compie un excursus-Expo in vari Paesi, illustrati con brevi pezzi particolarmente rappresentativi. Colombo li fa precedere da “due parole” su autori, gestazione delle musiche, dettagli anche curiosi non esclusivamente musicali. A volte il commento è supportato da immagini o filmati proiettati su schermo. Insomma una sorta di “visita al Museo con guida”, discorso che Colombo, musicista e musicologo di raffinata cultura, conduce in modo magistrale. Una nota per intendere come il programma viene svolto è la considerazione: “dall’inizio dell’Ottocento a oggi, il lessico usato dalla Musica in tutto il mondo ha rappresentato una base di intesa: Le musiche composte in Messico e in Francia nel 1920, per fare un esempio, sono molto diverse fra di loro: ma sono scritte usando lo stesso vocabolario”. Così, lungo il percorso, avvicineremo Paesi e linguaggi simili e diversi, dalla Slovenia (prossimo incontro, 22 giugno) agli Usa, Francia, Belgio, Svizzera, Ungheria, Brasile, Messico, Cile, Germania, Spagna, Austria, Repubblica Ceca. Il primo appuntamento, che ha affascinato l’uditorio, era riservato alla Gran Bretagna (proverbialmente povera di talenti musicali, al di là di Purcell e Britten.) Abbiamo riscoperto William Walton e Edward Elgar e saputo della esistenza di Arnold Bax e Frederick Delius (niente male). c.m.c.
Per le date delle prossime tappe di “Around the World”:
Info 02.833.89.401/402/403
www.laverdi.org