LUGANO (CH), mercoledì 8 settembre ► (di Marisa Marzelli) – Dopo le ultime due travagliate stagioni, interrotte a causa della pandemia, il LAC (Lugano Arte e Cultura) torna in scena. E lo fa con un ricco cartellone: 63 titoli (per 135 repliche) tra prosa, danza, musical, FIT (Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, giunto alla 30. edizione, 1-10 ottobre) e nuovi progetti digitali. Centrale il concetto di produzione e coproduzione, perché produrre significa “creare in casa” spettacoli, valorizzare l’impegno di chi al LAC ci lavora in permanenza, portare in tournée (Covid permettendo) ad un pubblico più vasto le realizzazioni effettuate, possibilmente acquisendo prestigio e nuovi incassi. A un concetto simile risponde l’ampliamento della rosa di artisti ospitati in residenza.
Si comincia domani, giovedì (replica venerdì) con una produzione propria: lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate, con 14 attori in scena, rivisitato da Andrea Chiodi, che già aveva firmato una Bisbetica domata approdata con successo anche in Italia. Sono previsti 13 debutti, 6 residenze artistiche, un progetto speciale per la creazione in ambito danza e il ritorno in forma di “salotto cinematografico” del progetto digitale Lingua Madre – Capsule per il futuro proposto nei mesi scorsi e vincitore del Premio Hystrio Digital Stage 2021.
Nella prima parte della stagione anche due produzioni già rinviate per le restrizioni pandemiche: Fedra di Riccardo Lidi (28-29 settembre) e La bottega del caffè (9-10 novembre) con la regia di Igor Horvat e vari attori attivi sul territorio ticinese. Daniele Finzi Pasca, con la sua compagnia proporrà la nuova creazione Nuda, tratta da un suo romanzo (27 ottobre-2 novembre). Debutta, in coproduzione LAC, in prima assoluta, Romeo Castellucci con Bros (9-10 ottobre, durante il FIT). Sarà poi la volta di Diplomazia di Cyril Gely, con Elio De Capitani (anche co-regista) e Ferdinando Bruni in una coproduzione tra Teatro dell’Elfo e LAC (3-4 dicembre). Pure in coproduzione LAC è La coscienza di Zeno da Italo Svevo con ideazione, regia e drammaturgia di Stefano Cordella (16-17 febbraio). Prodotte o coprodotte dal LAC altre realtà del territorio, mentre il direttore artistico Carmelo Rifici firmerà la regia de Le relazioni pericolose (7-9 marzo).
Tra gli spettacoli ospiti Aucune idée del regista svizzero Christoph Marthaler, Furore di Steinbeck con Massimo Popolizio, Avremo ancora l’occasione di ballare insieme di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Se questo è un uomo di Primo Levi avrà come regista e interprete Valter Malosti, il classico moderno Chi ha paura di Virginia Woolf? sarà diretto da Antonio Latella con interpreti Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni, Il delitto di via dell’Orsina di Labiche è diretto da Andrée Ruth Shammah, con Massimo Dapporto e Antonello Fassari. L’irriverente compagnia Babilonia Teatri ribalta la prospettiva shakespeariana imbarcando Paola Gassmann e Ugo Pagliai per Romeo e Giulietta, una canzone d’amore. Lella Costa, diretta da Gabriele Vacis, propone Intelletto d’amore. Dante e le donne.
Non manca il teatro leggero, ma apprezzatissimo dal pubblico: Giacomo Poretti (del Trio Aldo, Giovanni e Giacomo) autore e interprete, regista Andrea Chiodi, in Chiedimi se sono di turno, Virginia Raffaele in Samusà, Giorno Panariello in La favola mia, e poi gli inossidabili Legnanesi (v. foto sopra, a sin.). Senza dimenticare la pluripremiata compagnia svizzera Mummenschanz, che celebra il mezzo secolo di vita con 50 Years.
Mentre la musica classica ha una sua stagione dedicata, il cartellone teatrale prevede appuntamenti musicali con Giovanni Allevi, Goran Bregovic e due musical: Alice nel paese delle meraviglie e Flashdance.
Grande attenzione alla danza, a partire dall’accademia russa di balletto A.Y. Vaganova in uno Schiaccianoci con 70 allievi e laureandi della scuola, accompagnati dall’Orchestra della Svizzera italiana. Inoltre, Yacobson Ballet di San Pietroburgo, Ballet du Grand Théâtre di Ginevra, la israeliana Kibbutz Contemporary Dance Company e la prima assoluta di We Want It All del coreografo italiano Emio Greco.
Tutto su programmi, prevendite, aggiornamenti, misure sanitarie al sito:
www.luganolac.ch