Ritratto d’una donna vincente. Cioè Franca Sozzani. Mitica icona e innovatrice della moda, tra cronaca, arte e cultura

(di Emanuela Dini) Un ritratto intenso e affettuoso, una lettera d’amore di un figlio a sua madre, un docu-film che è anche una testimonianza di venticinque anni di storia della moda e non scivola mai nel sentimentale o melenso. Anzi.
Una bella storia, quella raccontata in “Franca: Chaos and Creation”, il ritratto di Franca Sozzani – leggendario direttore di Vogue Italia per un quarto di secolo e morta di cancro nel dicembre 2016 – realizzato da suo figlio Francesco Carrozzini, regista e fotografo.
Un film che mischia i momenti della Franca Sozzani privata, della sua vita da bambina della buona borghesia milanese, coi filmini girati al mare, sulle piste di sci, nelle piscine degli amici… e li intreccia alla Franca Sozzani professionista e direttore, che ha scritto pagine importanti nella storia del giornalismo di moda, ribaltando il concetto stesso di Fashion magazine e osando servizi e copertine forti e controcorrente.
Girato metà a colori metà in un elegante bianco e nero, a New York, Milano e in giro per il mondo, con le testimonianze dei maggiori fotografi di moda che per la Sozzani hanno lavorato – e qualcuno di lei si era anche innamorato – i ricordi dei grandi stilisti, artisti, intellettuali che l’hanno conosciuta, ammirata, amata e le domande a volte impertinenti di un figlio che la incalza a ricordare, svelarsi, ammettere debolezze e paure, “Chaos and Creation” non è un film solo per modaioli o addetti ai lavori, ma aiuta a capire come, anche fotografando vestiti, si può fare arte e cultura.
E allora ecco le copertine e i servizi “scomodi”, come quelli con le modelle ricoperte di petrolio e piume di uccelli morti, sdraiate sugli scogli, dopo il disastro ambientale di un’esplosione di una piattaforma petrolifera; oppure il servizio “Plastic Surgery Issue” dedicato alla chirurgia estetica, con le modelle in sala operatoria e i chirurghi più simili a macellai che a medici; o ancora il “Black Issue”, un numero di Vogue tutto dedicato alle modelle di colore.
«Perché non posso parlarne? Perché un giornale di moda non può parlare di quello che succede nel mondo?», spiega Franca Sozzani motivando le sue scelte. E i fotografi raccontano come li lasciasse liberi di creare; gli stilisti di come a volte litigassero; l’editore confessa «Ero io a non capire, lei sapeva esattamente cosa stava facendo»; il figlio la rimprovera di non averla mai portata al parco come gli altri bambini; lei lo gela ricordandogli che da bambino era brutto – ma i filmini la smentiscono – e che la sua grande paura era che rimanesse brutto.
Icona della moda, ossessionata dalla bellezza, «Della vecchiaia ho paura il crollo estetico», audace, coraggiosa e consapevole di essere una vincente «Sì che sono una vincente! Non perché sia presuntuosa, ma perché tutte le mie idee hanno avuto successo», i capelli biondi (tinti? Nelle immagini da ragazza è sempre bruna) lunghi e sciolti sulle spalle, un’eleganza innata, un caratterino ben determinato fin da piccola «A sette anni ho deciso di andare in collegio, almeno lì quando parlavo mi ascoltavano», Franca Sozzani esce da questo film umana, solare, ironica e simpatica.
Sempre vincente. «Si è ammalata e ha vissuto gli ultimi mesi una vita che non voleva, e questo film, che abbiamo presentato poco prima che morisse, è la nostra storia», racconta il figlio. Che sua madre l’ha filmata a lungo, di spalle, al Central Park di New York. Lui, che da piccolo al parco con la mamma non ci era mai andato.

FRANCA: CHAOS AND CREATION (Italia, USA 2016) – Regia di Francesco Carrozzini. Con Baz Luhrmann, Courtney Love, Naomi Campbell, Donatella Versace, Valentino. Documentario. 80 min. ►Al cinema da lunedì 25 settembre.