MILANO, sabato 26 gennaio – “Senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell’organizzazione…”, parole con cui Grassi definisce se stesso, è il titolo dell’esposizione, a Palazzo Reale, della mostra dedicatagli a 100 dalla nascita (Milano, 30 ottobre 1919 – Londra, 14 marzo 1981).
La mostra, in programma fino al 24 marzo 2019 dopo la permanenza a Milano, sarà itinerante per tutto il 2019 e fino ai primi mesi del 2020.
Paolo Grassi, fondatore, organizzatore e direttore del primo teatro pubblico in Italia – il Piccolo Teatro di Milano, dal 1947 al 1967 in codirezione con Giorgio Strehler e poi in direzione unica fino al 1972, lasciò quindi questa posizione di grande responsabilità per sovrintendere, dal’72 al‘77, il Teatro alla Scala, promuovendo innovative iniziative che hanno fatto scuola, come, per esempio, la prima diretta televisiva in mondovisione, il 7 dicembre 1976, di un’opera lirica, l’Otello di Verdi con la regia di Zeffirelli.
Durante gli anni di presidenza della Rai, poi, Grassi si dedicò in particolare alla “terza rete”, organizzandola come canale culturale pubblico: implementò la produzione di film e sceneggiati televisivi poi premiati nei festival più significati (su tutti: L’albero degli zoccoli di Olmi, Padre padrone dei Taviani, Molière di Ariane Mnouchkine, Gesù di Nazareth di Zeffirelli).
La mostra essenzialmente fotografica, espone anche Segnati dalla malattia, gli ultimi anni della sua carriera sono caratterizzati dal ritorno all’editoria, sua prima passione materiali diversi, come libri, documenti, ma anche immagini, filmati, oggetti, quadri, in un’atmosfera legata al mondo quasi magico della scena del Piccolo, della Scala e della piazza urbana.
La mostra è suddivisa in cinque sezioni, attraverso foto, documenti, ritratti di Paolo Grassi e di alcuni capitoli della sua vita privata.
1 – Costruzione di un progetto. Paolo Grassi prima di Paolo Grassi (1936– 1946), con una selezione di libri, lettere, riviste, articoli, locandine, provenienti da archivi pubblici e privati, e con quadri e disegni della cerchia di artisti che contribuirono alle riviste: Corrente, Palcoscenico, GUF Forlivesi.
2 e 2 bis – Al Piccolo Teatro con Giorgio, Nina e gli altri (1947– 1967). Un teatro fuori le mura. La direzione solitaria (1968 – 1972): i due tempi trascorsi da Grassi al Piccolo Teatro. Sarà illustrata, con gli spettacoli degli esordi e la definizione dei rapporti con il pubblico e la politica e con gli autori simbolo come Goldoni, Brecht, Bertolazzi, Pirandello.
3 – L’opera alla prova dei media e della comunicazione. Gli anni al Teatro alla Scala (1972– 1977).
4 – Un riformista alla Presidenza della Rai (1977– 1980). Interventi e carteggi della Presidenza di Paolo Grassi alla Rai.
5 – Una passione trasversale: l’editoria (1942– 1981), con Le Edizioni di Pattuglia, Poligono, Rosa e Ballo, la collezione teatro Einaudi con Gerardo Guerrieri e il lavoro editoriale con Guazzotti alla Casa Editrice Cappelli e il progetto Electa degli ultimi anni.
Un nutrito corredo intreccia la biografia di Paolo Grassi, i suoi incontri più significativi (da Chaplin a Brecht fino alla Regina Elisabetta), i viaggi e le tournée, la storia personale e il rapporto con Giorgio Strehler.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
www.palazzorealemilano.it
www.fondazionepaolograssimilano.org