Sorprese, attese deluse e assenza del “pigliatutto”. Vince “Nomadland” di Chloé Zhao. Miglior attore Anthony Hopkins

HOLLYWOOD, lunedì 26 aprile – Come da tradizione, il Dolby Theatre di Los Angeles ha ospitato la notte degli Oscar (due mesi dopo la data inizialmente prevista del 28 febbraio). La cerimonia, nel rispetto delle esigenze imposte dalla pandemia, è stata trasmessa in diretta da più luoghi, che fanno parte dell’industria di Hollywood. Da notare, inoltre, che i criteri di ammissibilità dei film sono stati modificati, e, tra i film originariamente destinati ad essere distribuiti nelle sale, sono stati ammessi anche quelli distribuiti in streaming.
“Nomadland”, già Leone d’Oro 2020 a Venezia, della regista cinese Chloé Zhao, si aggiudica tre statuette: film, regia e miglior attrice. Solo due riconoscimenti al grande favorito (dieci candidature), il film in bianco e nero di David Fincher, “Mank” (omaggio struggente e poetico al cinema della prima Hollywood), che, ispirato a “Quarto potere”, racconta la vita dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz.
Anthony Hopkins si aggiudica, un po’ a sorpresa, il suo secondo Oscar (dopo “Il silenzio degli innocenti”) come Miglior Attore in “The Father”.
Delusione per Laura Pausini: l’Oscar per la Miglior Canzone è andato a Fight For You del film “Judas and the Black Messiah”. A mani vuote anche il “Pinocchio” di Garrone.
La cerimonia è stata condotta non da uno, ma da un cast di presentatori, da Joaquin Phoenix a Brad Pitt, Zendaya, a Angela Bassett, a Don Cheadle, Bryan Cranston, Laura Dern, Harrison Ford, Regina King, Marlee Matlin, Reese Witherspoon.

I VINCITORI DELLA 93ª EDIZIONE DEI PREMI OSCAR

Miglior film
Nomadland, regia di Chloé Zhao

Miglior regista
Chloé Zhao – Nomadland

Miglior attore protagonista
Anthony Hopkins – The Father – Nulla è come sembra (The Father)

Miglior attrice protagonista
Frances McDormand – Nomadland

Miglior attore non protagonista
Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah

Miglior attrice non protagonista
Yoon Yeo-jeong – Minari

Migliore sceneggiatura originale
Emerald Fennell – Una donna promettente (Promising Young Woman)

Migliore sceneggiatura non originale
Christopher Hampton e Florian Zeller – The Father – Nulla è come sembra (The Father)

Miglior film internazionale
Un altro giro (Druk), regia di Thomas Vinterberg (Danimarca)

Miglior film d’animazione
Soul, regia di Pete Docter

Migliore fotografia
Erik Messerschmidt – Mank

Miglior montaggio
Mikkel E. G. Nielsen – Sound of Metal

Migliore scenografia
Donald Graham Burt e Jan Pascale – Mank

Migliori costumi
Ann Roth – Ma Rainey’s Black Bottom

Miglior trucco e acconciatura
Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson – Ma Rainey’s Black Bottom

Migliori effetti speciali
Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher – Tenet

Migliore colonna sonora
Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – Soul

Migliore canzone originale
Fight For You (musiche di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas) – Judas and the Black Messiah

Miglior sonoro
Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh – Sound of Metal

Miglior documentario
Il mio amico in fondo al mare (My Octopus Teacher), regia di Pippa Ehrlich e James Reed

Miglior cortometraggio
Due estranei (Two Distant Strangers), regia di Travon Free e Martin Desmond Roe

Miglior cortometraggio documentario
Colette, regia di Anthony Giacchino

Miglior cortometraggio d’animazione
Se succede qualcosa, vi voglio bene (If Anything Happens I Love You), regia di Michael Govier e Will McCormack

PREMIO UMANITARIO “Jean Hersholt”
Tyler Perry
Motion Picture & Television Fund