
“Octavia. Trepanation”, di Boris Yukhananov e Dmitri Kourliandski, lavoro corale sulla violenza, dalla tragedia di Seneca agli scritti di Trotsky su Lenin.
VICENZA, lunedì 29 maggio – È stato presentato il 70mo Ciclo di Spettacoli Classici, “Conversazioni 2017”, che prenderà il via il 14 settembre a Vicenza e che si svolgerà non solo al Teatro Olimpico ma in altri luoghi della città.
Franco Laera, curatore artistico, ha così spiegato la sua linea programmatica: “È mia principale intenzione coniugare radici e cambiamento, a partire da un palcoscenico eccezionale, e difficile, come l’Olimpico: farne un incubatore di creatività. Dialogare con questo straordinario monumento è ciò che chiediamo a chi entra all’Olimpico portando i suoi spettacoli. Ma dialogo intenso anche con Vicenza e con i suoi luoghi storici: passare da un ciclo tradizionale ad un festival di respiro internazionale significa proprio animare e valorizzare gli splendidi monumenti, parlando al tempo stesso, attraverso il linguaggio del teatro, al mondo”.
Il programma di quest’anno – il secondo del triennio curato da Franco Laera con Adriana Vianello e Virginia Forlani, che ha trasformato il Ciclo in un vero e proprio festival delle arti performative – si apre con un “prologo”, il 21 giugno, dedicato al Teatro Noh giapponese in esclusiva europea all’Olimpico di Vicenza prima di recarsi a Roma per una recita nella Città del Vaticano.
Il 70° Ciclo prende avvio il 14 settembre al Teatro Astra con il ritorno a Vicenza di Robert Wilson con lo spettacolo “cult” Hamletmachine con il testo di Heiner Müller, nella nuova versione realizzata per il 60° Festival di Spoleto dall’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. All’Olimpico dal 22 al 24 settembre andrà in scena La Trilogia degli Elementi (Ismene/Fedra/Aiace), opera “per voce sola e macchine celibi” che la Compagnia Khroma di Enrico Bagnoli e Marianne Pousser ha tratto dai testi del poeta greco Yiannis Ritsos.
Molti i luoghi della Città coinvolti quest’anno da Conversazioni: sotto il cielo notturno tra le mura della corte barocca di Palazzo Leoni Montanari 20 Silences di Charles Chemin e Dom Bouffard immergerà il pubblico in immagini e musica dallo spazio infinito per una “drammaturgia dello sgomento” (22-23 settembre).
Si torna al palcoscenico del Teatro Olimpico (27 e 28 settembre) con la commedia dell’arte di Stivalaccio Teatro, che porta in scena in prima nazionale Il Malato immaginario − L’ultimo Viaggio ispirato a Molière per la regia di Marco Zoppello.
Excursus nella grande musica barocca con l’esecuzione della Matthäus Passion di J. S. Bach nell’esecuzione “semi-scenica” dell’Ensemble veneto Il Teatro Armonico diretto da Margherita Dalla Vecchia (Teatro Olimpico, 30 settembre e 1 ottobre).
Ad un secolo esatto dalla Rivoluzione bolscevica del 1917, lo Stanislavsky Electrotheatre di Mosca presenta Octavia. Trepanation, un’opera di Boris Yukhananov e Dmitri Kourliandski, spettacolare lavoro corale che ci mette di fronte ad una radicale riflessione sulla violenza, a partire dalla tragedia di Seneca e dagli scritti di Trotsky su Lenin (Teatro Olimpico, 5-8 ottobre).
Ovidio, di cui si ricorda il bimillenario della morte, ha ispirato Metamorfosi, una performance tra arti visive e drammaturgia sperimentale a Palazzo Chiericati, ideata e realizzata dalla scultrice e pittrice Giulietta Gheller e dall’attrice Debora Pradarelli (28 settembre – 1 ottobre).
Conversazioni 2017 si chiude all’Olimpico nel nome di Euripide e Seneca. Micaela Esdra sarà Medea per la regia di Walter Pagliaro, in una produzione del festival siciliano Teatro dei Due Mari arricchita dalle installazioni di Michele Ciacciofera e dalle musiche di Germano Mazzocchetti che porta in primo piano la tremenda attualità della condizione dei migranti (13-15 ottobre).