TORINO, giovedì 11 maggio – 16 produzioni – di cui 5 nuove produzioni esecutive, 6 nuove coproduzioni e 5 riprese – 29 spettacoli ospiti e 24 spettacoli programmati per Torinodanza: questi i numeri per la nuova Stagione del Teatro Stabile di Torino, al secondo posto tra i sette Teatri Stabili che hanno ricevuto il riconoscimento di Teatro Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La prossima stagione assume un significato particolare perché sarà l’ultima firmata da Mario Martone dopo dieci anni di direzione artistica del Teatro Stabile. A sostituirlo nella guida artistica del Teatro è stato chiamato Valerio Binasco.
Mario Martone, in un ideale passaggio del testimone, ha così salutato Valerio Binasco:
“Se è vero che i teatri hanno il dovere, anche civile, di essere macchine dalla buona conduzione gestionale, hanno però senso solo se la follia e la tensione degli artisti riescono ad aprire squarci imprevedibili e visionari. Valerio Binasco col suo teatro coraggioso e innamorato degli attori ribalta da sempre, con grande talento, tanti luoghi comuni sui testi che mette in scena, che siano classici o contemporanei, con lui lo Stabile di Torino continuerà ad aprire sulla scena mondi interiori e a interrogare la realtà col teatro“.
Il cartellone 2017/2018 sarà particolarmente composito e variegato, capace di proporre agli spettatori molti spunti di riflessione sulla complessa situazione in cui si configura la realtà che ci circonda; un programma che attraverso la drammaturgia contemporanea, così come la nuova rilettura dei classici, si apre sul presente con uno sguardo rivolto ai possibili risvolti futuri. Come sempre, al centro, un progetto produttivo in continuo sviluppo che si specchia in queste tematiche, capaci di illuminare nuovi scenari e interpretare e dare voce a bisogni, aspettative e tendenze di un pubblico affezionato quanto esigente.
Si riafferma anche quest’anno la vocazione internazionale del Teatro Stabile che ha deciso di incrementare il suo impegno con la produzione di due spettacoli di grande levatura: la Stagione si inaugura infatti con il pluripremiato Disgraced di Ayad Akhtar, con la regia di uno dei maestri della scena europea, l’austriaco Martin Kušej direttore del Residenz Theater di Monaco di Baviera, e con la messa in scena di Les Trois Soeurs da Anton Čechov, con la regia e l’adattamento dell’australiano Simon Stone, brillante fenomeno della scena globale, coprodotto con l’Odéon – Théâtre de l’Europe, che vede fra gli interpreti Valeria Bruni Tedeschi. La proposta internazionale della prosa si integrerà con quella della danza che prevede compagnie provenienti da tre continenti.
Nel novero delle produzioni troviamo un’interessante offerta di titoli classici: Don Giovanni di Molière diretto da Valerio Binasco; Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni affidato a Jurij Ferrini; L’Illusion Comique di Pierre Corneille portato in scena da Fabrizio Falco e Le Baccanti di Euripide secondo Andrea De Rosa.
La grande attenzione alla drammaturgia contemporanea è testimoniata dalla messa in scena de Il Sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo con la regia di Mario Martone; Il nome della rosa di Umberto Eco messo in scena da Leo Muscato; L’Arialda di Giovanni Testori, diretto da Valter Malosti; Galois di Paolo Giordano con la regia di Fabrizio Falco; Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato di Antonio Piccolo, diretto da Raffaele Di Florio, testo vincitore della I edizione del Premio Platea per la Drammaturgia e Da questa parte del mare da Gianmaria Testa, con la regia di Giorgio Gallione.
Il territorio continua ad essere un importante punto di riferimento e anche nella nuova stagione prosegue la collaborazione con le compagnie e le associazioni indipendenti del teatro torinese: in particolare quest’anno si coproduranno Lear, schiavo d’amore dei Marcido Marcidorjs, con la regia di Marco Isidori e Mistero Buffo di Dario Fo con il Teatro della Caduta, diretto da Eugenio Allegri; oltre agli spettacoli affidati a Valter Malosti e Jurij Ferrini, Marco Lorenzi del Mulino di Amleto dirigerà Alice nel paese delle meraviglie da Lewis Carroll e sempre per il pubblico dei più giovani verrà ripresa La bella addormentata nel bosco da Charles Perrault per la regia di Elena Serra.
In quest’ottica verrà inoltre programmata una nuova edizione della rassegna Il cielo su Torino.
Sono 69 gli spettacoli programmati nel cartellone dello Stabile di Torino e di Torinodanza fra settembre 2017 e giugno 2018: una playlist con una grande offerta di titoli di registi, attori e coreografi che si sono affermati sulla scena nazionale e internazionale. Eugenio Allegri, Sonia Bergamasco, Babilonia Teatri, Natalino Balasso, Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Binasco, Valeria Bruni Tedeschi, Titino Carrara, Liliana Cavani, Renato Carpentieri, Carlo Cecchi, Giuseppe Cederna, Giovanni Crippa, Marco D’Amore, Mariangela D’Abbraccio, Maurizio Donadoni, Andrea De Rosa, Roberto De Francesco, Piera Degli Esposti, Luigi Diberti, Francesco Di Leva, Michele Di Mauro, Philippe Decouflé, Giorgio Gallione, Paolo Graziosi, Emio Greco, Ennio Fantastichini, Fabrizio Falco, Jurij Ferrini, Massimiliano Gallo, Alessandro Gassmann, Elena Ghiaurov, Geppy Gleijeses, Jiří Kylián, Martin Kušej, Antonio Latella, Gabriele Lavia, Luca Lazzareschi, Giovanni Ludeno, Valter Malosti, Mario Martone, Ivana Monti, Leo Muscato, Ohad Naharin, Silvio Orlando, Maria Paiato, Fausto Paravidino, Paolo Pierobon, Angelin Preljocaj, Armando Pugliese, Carmelo Rifici, Tommaso Ragno, Paola Rota, Fausto Russo Alesi, Céline Sallette, Mattia Sbragia, Marco Sciaccaluga, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Toni Servillo, Hofesh Shechter, Simon Stone, Luciano Virgilio sono solo alcuni fra i tanti artisti che compongono il nuovo programma.
Stabile di Torino: 69 titoli nella stagione ’17/’18, l’ultima firmata da Mario Martone. Dal ’18 ci sarà Valerio Binasco
11 Maggio 2017 by