Stagione 2014/2015: diciannove titoli e grandi nomi tra innovazione e tradizione allo Storchi di Modena

Desktop3Tradizione e contemporaneità saranno anche nella stagione 2014/2015 le linee programmatiche del cartellone del Teatro Storchi, lo Stabile regionale modenese, che, pur rafforzando il suo ruolo di innovazione, continua a guardare al suo passato. Per un totale di diciannove titoli, di cui quattro al Teatro delle Passioni e ben otto le produzioni ERT.
Andrea De Rosa torna a Modena con “Falstaff” da William Shakespeare (Giuseppe Battiston vestirà i panni del famoso buffone shakesperiano).
Luigi Lo Cascio dirigerà “Otello” riservando a sé il ruolo di Jago e a Vincenzo Pirrotta quello di Otello.
Grande ritorno di Toni Servillo, affiancato di nuovo dal fratello Peppe Servillo e dai Solis String Quartet: porterà in scena un concerto, un recital dal titolo “La parola canta”, inno e omaggio alla magia e alle tradizioni di Napoli.
Alessandro Gassmann dirigerà Ottavia Piccolo in “7 minuti” di Stefano Massini, da un fatto di cronaca realmente accaduto in una fabbrica francese. Sul palco dello Storchi anche un kolossal della storia del cinema “Arancia meccanica” nell’adattamento teatrale di Gabriele Russo che ha scelto di affidare la musica dell’allestimento a Marco Castoldi (Morgan).
Spazio anche a grandi autori della letteratura italiana come Italo Svevo: “La coscienza di Zeno” nell’adattamento teatrale di Maurizio Scaparro; e come Pirandello, “La vita che ti diedi”, regia di Marco Bernardi.
Gabriele Lavia porterà in scena l’adattamento teatrale di “Sinfonia d’autunno”, uno dei capolavori di Ingmar Bergman affidando il ruolo di Charlotte, la madre pianista protagonista, a Anna Maria Guarnieri. Un altro grande ritorno è quello della compagnia ravvenate Teatro delle Albe che porterà in scena “Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi”, il racconto di una vita passata per oltre vent’anni agli arresti domiciliari sotto la dittatura militare che opprime la Birmania da più di mezzo secolo. Paolo Magelli torna dopo quasi trent’anni su “Hotel Belvedere” di Horváth traducendo per la prima volta questo testo in italiano.
Antonio Latella chiude il percorso di collaborazione triennale, che il regista ha portato avanti con Emilia Romagna Teatro Fondazione. con “Ti regalo la mia morte, Veronika”, ispirato alla poetica del cinema di Fassbinder e vede come protagonista Isabella Ferrari.
Daniel Pennac sarà il protagonista di “Journal d’un corps / Storia di un corpo” per la regia di Clara Bauer: una sorta di manifesto, di manuale del saper vivere destinato a tutte le generazioni che lo scrittore francese trasmetterà al pubblico modenese.