Stagione 2015/16 dello Stabile di Torino/Teatro Nazionale: un cartellone memorabile per i suoi sessant’anni di vita

Gabriele Lavia inaugurerà la stagione il 6 ottobre con “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht in prima nazionale (foto Filippo Milani)

Gabriele Lavia inaugurerà la stagione il 6 ottobre con “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht in prima nazionale (foto Filippo Milani)

TORINO, mercoledì 27 maggio  ●  È stata presentata la stagione 2015/16 del Teatro Stabile – Teatro Nazionale di Torino, che, in concomitanza con il suo 60° compleanno, ha programmato un ricchissimo carnet di appuntamenti, iniziative e novità organizzative di grande interesse culturale.
Il cartellone si può sinteticamente condensare in questi dati essenziali: 13 nuove produzioni, 2 riprese, 30 spettacoli ospiti, 19 spettacoli programmati per Torinodanza Festival. Ma, contestualmente, in occasione dei 40 anni di attività del Centro Studi, è stata effettuata la digitalizzazione di tutta la documentazione dei 573 spettacoli prodotti dallo Stabile dal 1955 a oggi, e dell’intera collezione della rivista Il Dramma (1925 – 1983), materiali resi ora disponibili in rete.

Il francobollo commemorativo per i 60 anni del Teatro Stabile di Torino

Il francobollo commemorativo per i 60 anni del Teatro Stabile di Torino

Infine, in onore e riconoscimento dell’attività dello Stabile torinese, il Ministero dello Sviluppo Economico ha dedicato un francobollo nell’esclusiva serie tematica “il Patrimonio Artistico e Culturale italiano”, raffigurante il Teatro Carignano, che rappresenta, nell’immaginario collettivo, il cuore della vita culturale di Torino. È stato inoltre riconosciuto il titolo di Teatro Nazionale, “anche in considerazione” hanno dichiarato Evelina Christillin e Filippo Fonsatti, Presidente e Direttore del Teatro Stabile, “della consistenza dei numeri e dei fatti: 310 recite prodotte, 256 recite ospitate, 264.000 biglietti venduti in sede e in tournée nel 2014; 18.000 abbonati alla stagione corrente, 50% di autofinanziamento, 20 premi della critica negli ultimi anni, esportazione degli spettacoli in Germania, Francia, Svizzera, Romania, Usa e Cina, 1.200 ore di lezione impartite ogni anno dalla Scuola per Attori; infine 200.000 documenti della nostra storia, custoditi nel più importante Centro Studi italiano dedicato al teatro, digitalizzati e consultabili online».
Per la prossima Stagione, lo Stabile propone un cartellone che spazia dai grandi titoli del repertorio classico alla drammaturgia contemporanea, fino agli spettacoli della danza internazionale più innovativa. Un’attività intensa che, fra settembre 2015 e giugno 2016, vedrà programmati nel cartellone dello Stabile di Torino e di Torinodanza 63 spettacoli.
Alcuni dei nomi che compongono il nuovo programma: Eugenio Allegri, Suzanne Andrade, Paul Barritt, Natalino Balasso, Giuseppe Battiston, Valerio Binasco, Anna Bonaiuto, Franco Branciaroli, Michela Cescon, Laura Curino, Luca De Filippo, Michèle Anne De Mey, Roberto De Francesco, Andrea De Rosa, Giuliana De Sio, Michele Di Mauro, Gioele Dix, Jurij Ferrini, Angela Finocchiaro, William Forsythe, Iaia Forte, Marco Tullio Giordana, Gabriele Lavia, Luca Lazzareschi, Luigi Lo Cascio, Sandro Lombardi, Valter Malosti, Laura Marinoni, Benjamin Millepied, Leo Muscato, Umberto Orsini, Thomas Ostermeier, Marco Paolini, Fausto Paravidino, Paolo Pierobon, Alain Platel, Massimo Popolizio, Michele Riondino, Fredrik Rydman, Federico Tiezzi, Mario Tronco, Gabriele Vacis, Jaco Van Dormael, Sasha Waltz, Luca Zingaretti.
«Il passaggio a Teatro Nazionale” dichiara Mario Martone, Direttore Artistico del Teatro Stabile, “implica naturalmente anche delle sfide nuove, più ampie, più radicali: non ho dunque esitato nel decidere di mettere in scena La morte di Danton di Georg Büchner, un testo che raramente viene rappresentato, ma che avrei sempre voluto affrontare. Difficile definirlo: se lo considerassimo un affresco sulla Rivoluzione francese faremmo torto alla sua fulminea capacità di procedere per scatti, come una sceneggiatura cinematografica, in totale libertà di costruzione drammaturgica. Certo, la densità del pensiero, la visione profondissima capace di tenere insieme la storia collettiva e le storie individuali degli esseri umani, le voci di decine di personaggi, ne fanno un testo grandioso, ma tanto grande quanto fremente e umana è la sua anima. Arrivo alla Morte di Danton dopo Noi credevamo, dopo le Operette Morali, dopo Il giovane favoloso: è questo lungo laboratorio, in gran parte torinese, sulla storia e sulla visione che della storia aveva Leopardi che costituisce oggi la mia via di accesso ai labirinti del testo di Büchner”.
Il programma delle produzioni si aprirà con Vita di Galileo di Bertolt Brecht. Gabriele Lavia interpreterà Galileo Galilei e dirigerà 24 attori: ottanta personaggi per uno dei drammi più intensi e moderni di Brecht. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano, dal 6 al 25 ottobre 2015, coprodotto con la Fondazione Teatro della Toscana.

www.teatrostabiletorino.it