VENEZIA, domenica 3 maggio ● Dal 2009, collaterale della Biennale di Venezia, “Glasstress” si propone di avvicinare l’arte contemporanea al vetro, materiale magico, straordinariamente versatile e tra i più innovativi, in una città, Venezia, che nel vetro vanta una tradizione millenaria. Quest’anno, Glasstress propone un tema affascinante come il Gotico, le sue connessioni e i suoi riflessi nella società attuale e nell’arte contemporanea, in un progetto condiviso tra il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, la Fondazione Berengo e Berengo Studio di Venezia, con la collaborazione della Fondazione Musei Civici di Venezia e di Ermitage Italia.
Un centinaio d’opere d’arte medievale in vetro e altri oggetti gotici e neo-gotici, appartenenti alle straordinarie collezioni dell’Ermitage e ai Musei Riserva Statale di Pavlovsk e di Peterhoff, in gran parte mai presentati al pubblico – ostensori, reliquari, croci in vetro, armature– saranno dunque esposti a Venezia nel “gotico” Palazzo Franchetti affacciato sul Canal Grande, in dialogo con le creazioni di 50 artisti provenienti da oltre 20 nazioni, ideate per l’occasione e realizzate dai maestri vetrai nella fornace Berengo di Murano.
Lo stile gotico, nell’arte visiva europea e nell’architettura, è stato il primo vero stile internazionale, il primo linguaggio comune; un modus vivendi che ha accomunato molte nazioni per almeno quattro secoli. Allo stesso modo l’arte contemporanea è diventata lo stile internazionale, la “Biblia pauperum” compresa oggi dall’Europa all’America, dal Nord Africa al Giappone.
Agli artisti, invitati da tutto il mondo, è stato dunque chiesto di rispondere nelle loro opere ai concetti propri del Gotico e del neo-gotico e alle condizioni “medievali“ della nostra vita. Simbologie, elementi rappresentativi, gusto e ideali rievocati in stupefacenti creazioni che affrontano anche le similitudini tra un Medioevo incerto e buio, fondato sulle macerie dei grandi imperi, e il nostro tempo. Per molti di loro è stato il primo incontro con il vetro.
Hanno aderito a GLASSTRESS 2015 Gotika: Adel Abidin, Alicja Kwade, Aslan Gaisumov, Ayman Baalbaki, Bart Dorsa, Benoit Sokal (Syberia Saga), Bernar Venet, Diana Al-Hadid, Elmar Trenkwalder, Erdag Aksel, Ernst Billgren, Erwin Wurm, Hans Op de Beeck, Hila Amram, Ilya & Emilia Kabakov, Ivan Plusch, Iyvone Khoo, Jake & Dinos Chapman, Jaume Plensa, Joana Vasconcelos, Johan Creten, Kaneuji Teppei, Kate MccGwire, Koen Vanmechelen, Kris Lemsalu, Leonardo Cimolin, Liu Jianhua, Lucy Orta, Maria Grazia Rosin, Mariyo Yagi, Mat Collishaw, Michael Joo, Mimmo Paladino, Olafur Eliasson, Olga Treivas, Oliver Clegg, Pascale Marthine Tayou, Penny Byrne, Petah Coyne, Qiu Zhijie, Recycle Group, Song Dong, Studio Drift, Tanatos Banionis, Thomas Lerooy, Tomáš Libertíny, Tony Cragg, Wael Shawky, Wim Delvoye, Yaşam Şaşmazer, Yin Xiuzhen, Yuichi Higashionna, Zhang Huan.
La mostra, che a Palazzo Franchetti s’inserisce perfettamente negli ambienti dell’edificio con le sue finestre e le scale neo-gotiche, prosegue anche nell’antica fornace di Murano sede della Fondazione Berengo, con lavori pensati appositamente per questo affascinante contesto.
IMMAGINI
1) Recycle Group. Steam I- 2015. Photo Recycle Group.
2) Wael Shawky. The Cabaret Crusades, The Secrets of Karbala. Credits Francesco Allegretto.
3) Reliquario a forma di torre, Germania (?) XIV-XV secolo – h. 24 cm – Bronzo, vetro, lamina d’oro. San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage. Photo Rustam Zagidullin.
Sedi
Palazzo Franchetti / Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – Campo S.Stefano, 2847, Venezia.
Fondazione Berengo / Spazio espositivo in Campiello della Pescheria – Murano, Venezia.
Date
9 Maggio/22 Novembre 2015 (tutti i giorni dalle 10 alle 18).
Per ulteriori informazioni
lacchin@villaggio-globale.it