“Torquato Tasso”: una volta si può fare. Però un bel taglio a quei primi esasperanti trenta minuti del primo atto…

Leo An (torquato tasso)BERGAMO, sabato 8 novembre   
(di Carla Maria Casanova) “Torquato Tasso” è il titolo numero 36 della sterminata produzione donizettiana.. Anno 1833, lo stesso che vide la nascita de “Il Furioso all’isola san Domingo”, di “Parisina” e di quel capolavoro che è “Lucrezia Borgia”. “Torquato Tasso” stava da lungo tempo nella mente, e nel cuore, di Donizetti, che a un certo punto lo propose al librettista Jacopo Ferretti dandogli direttive ben precise. E Ferretti operò. Poi lo stesso musicista si accorse che quel libretto era orrendo, ma con la sua musica un po’ di successo l’ottenne. E ancor potrebbe averlo, se si tagliassero i primi 30 minuti del primo atto. Se l’opera non compare più nei cartelloni un motivo ci sarà… Eccolo: quei fatidici primi 30 minuti di declamati insopportabili, con un botta e risposta esasperante martellato come una filastrocca. Poi, finalmente, e siamo sul finire dell’atto, un bel quintetto. Allora ci si sveglia. Trattandosi di opera seria, appare anche bislacca l’introduzione del basso-baritono buffo (Gherardo) che tra l’altro è il cattivo di turno e le sue acrobatiche cavatine alla Dulcamara divertono molto ma paiono essere di un’altra opera.
Della storia di Torquato Tasso, sommo poeta, è scelta la versione che lo vuole vittima di infamie, intrighi di corte e dei gelosi sospetti di Alfonso d’Este. L’amore per Eleonora è comunque ricambiato, ma invano. Quando il Poeta, riconosciuto immortale e incoronato con l’alloro (concesso prima di lui solo al Petrarca) uscirà dalla prigione dove l’invidia dei cortigiani l’aveva fatto rinchiudere, Eleonora sarà oramai “spenta”. Tragedia  compiuta.
Il Teatro Donizetti ha portato il Torquato Tasso alla ribalta ieri sera, venerdì 7. È spettacolo montato con pochi soldi e poche idee ma dignitosamente funzionante. E, sorpresa delle più liete, c’è un cast egregio. Cantano bene! Canta bene, con voce e cuore. il coreano Leo An (Tasso), canta con luminosa proprietà Gilda Fiume, fraseggia con arguzia Marzio Giossi, e bene si difende Giorgio Misseri.
Sul podio Sebastiano Rolli è impegnato a servire Donizetti come si deve.
Tanti applausi. Se si vuol ascoltare quest’opera, è un’occasione quasi unica.

“Torquato Tasso” di Donizetti. Dir. Sebastiano Rolli – Bergamo, Teatro Donizetti. Replica domenica 9 novembre, ore 15,30.
Tel. 035.244483
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