MILANO, venerdì 20 dicembre ► (di Carla Maria Casanova) – Due giorni fa La Scala ha diramato l’usato messaggio “Si comunica che a causa di un’indisposizione Anna Netrebko è costretta a cancellare le rappresentazioni di Tosca del 19 e 22 dicembre. Il Teatro alla Scala ringrazia Saioa Hernández che sosterrà la parte di Floria Tosca nelle date indicate aggiungendole alle rappresentazioni già previste il 2, 5 e 8 gennaio.”
Niente di nuovo. Solo che voci di corridoio serpeggiavano. “La Netrebko sta benissimo, ma si è offesa e fa i capricci”.
E perché mai dovrebbe rinunciare a due recite? Perché si sarebbe seccata per alcune (molte) critiche raccolte dalla sua Tosca, le quali (critiche) tutte indistintamente riguardavano anche la sua goffaggine per gli orribili costumi che indossa nell’opera.
Chiaro che tali critiche non riguardano l’interprete bensì il costumista. Però, aggiungi questo a quello, insomma lei si aspettava, dalla stampa, un riscontro diverso. Che la signora incominci a manifestare permalosità già si era manifestato alla conferenza stampa di presentazione della “Tosca”, alla quale lei, unica del cast, non aveva partecipato perché – sempre correva voce – si era irritata per una frase che un quotidiano (“il” quotidiano, per non far nomi) le aveva messo in bocca. “Tanto, la chiamano lo stesso, anche se fa i capricci” dicono i fans. Fatto si è che, essendo presente a Milano la seconda interprete, Saioa Hernandez, che non è il “doppio” ma un fior di primadonna, è stata chiamata lei e tutto ok.
La spagnola Saioa Hernandez, che ha di ostico solo il nome, è una bella donna prosperosa, biondissima. Fatta nera per esigenze di libretto, era difficile riconoscerla. Ma La Scala la conosce già: ha inaugurato la stagione scorsa con “Attila” e parteciperà alla prossima tournée dei complessi scaligeri a Tokyo, proprio con Tosca, in cui è stata applaudita l’estate scorsa all’Arena di Verona.
Fin da subito, cioè da sant’Ambrogio, con la Tosca cantata dalla Netrebko, gli esperti attendevano l’epocale confronto: Tosca Netrebko o Tosca Hernandez? Va senza dubbio che la qualità di voce della Netrebko è superiore. Però in Tosca ci vuole altro.
Mi dicono tutti: “Dovevi sentirla (la Netrebko) nella Traviata del 2005 a Salisburgo! Una meraviglia”. Io purtroppo la Traviata di Salisburgo non l’ho sentita. Sono anche passati 14 anni. Stiamo parlando della Tosca di adesso. E Saioa Hernandez, voce grande, importante, un po’ asciutta ma corretta, qualche passaggio non abbastanza morbido (in Vissi d’arte, meglio la Netrebko), intensa partecipazione anche mimica (vedi la scena-madre del secondo atto con uccisione di Scarpia), ha finito per disegnare una Tosca più aderente al ruolo. Non fosse che per la presenza scenica “da primadonna” che il personaggio esige. Ho persino sentito dire, nel ridotto, “i costumi non sono poi così orrendi.” Potenza del portamento.
Saioa Hernandez, in questa stagione, canterà alla Scala ancora in “Un Ballo in maschera” di Verdi e “Gioconda” di Ponchielli, opere che dovrebbero “starle” anche meglio di “Tosca”. Bene bene.
Per la cronaca, ieri sera, grande successo
Tosca: Saioa Hernandez al posto della Netrebko indisposta. Ma sembra, invece, che si sia incavolata per le critiche
20 Dicembre 2019 by