PADOVA, sabato 8 luglio – Una grande scala al centro della scena sulla quale convergono e si uniscono, come in un abbraccio, le prospettive e le architetture del Castello Carrarese (Piazza Castello, Padova). Qui, su questa scena silenziosamente imponente, verrà rappresentata, giovedì 27 luglio, Lucia di Lammermoor, capolavoro romantico di Gaetano Donizetti, libretto di Salvadore Cammarano, ambientato fra le brume e i castelli della Scozia medievale.
L’allestimento, nuova coproduzione con Bassano Opera Festival, sarà affidato a Paolo Giani che firma regia, scene, luci e costumi. Protagonisti l’Orchestra di Padova e del Veneto ed il coro Lirico Veneto, diretti dal M. Giampaolo Bisanti.
Nella parte di Lucia il soprano russo Venera Protasova, il tenore Giordano Lucà interpreterà il ruolo di Edgardo. Il basso Simon Lim sarà Raimondo, Mattia Olivieri, Enrico, e il tenore padovano Matteo Mezzaro, reduce dal successo al Teatro alla Scala di Milano, sarò lo sposo Arturo. Completano il cast Lara Rotili, Alisa e Orfeo Zanetti, Normanno.
“Sul palcoscenico, una installazione composta di lune cadute da un cielo senza speranza, assediate dalle angosce e dalle mediocrità di una vita faticosa” racconta il regista Paolo Giani, “per mettere in risalto il dramma di Lucia, noir e psicologico, che nasce dalla contrapposizione fra la realtà e un mondo interiore, delicato e immerso in un sogno...”
Dopo il trionfale debutto napoletano del 1835, la sfortunata storia d’amore di Lucia ed Edgardo, vittime del conflittotra le loro due famiglie, è diventato uno fra i titoli più amati dal pubblico d’opera di ogni tempo e ha rappresentato un passaggio cruciale, quasi un’iniziazione, per interpreti leggendarie, quali Maria Callas, Renata Scotto, Joan Sutherland.
L’opera è suddivisa in due Parti, nelle quali si compie il tragico destino di Lucia. La storia si svolge in Scozia, parte nel castello di Ravenswood, parte nella rovinata torre di Wolferag alla fine del secolo XVI. La nobile famiglia Asthon, alla quale appartengono i fratelli Enrico e Lucia, ha usurpato i beni e il castello della famiglia Ravenswood, il cui unico erede è Edgardo. Lucia e Edgardo si amano segretamente, ma la protagonista è costretta dalla sua famiglia a sposare Arturo. Ingannata e vittima di questa violenza psicologica, Lucia impazzisce e uccide, la prima notte di nozze, Arturo. Insanguinata e fuori di sé, Lucia immagina le sue nozze desiderate con Edgardo. Sopraffatta dal dolore, muore. Ignaro di tutto ciò, Edgardo, sul punto di sfidare a duello il fratello di Lucia per risolvere antichi rancori tra le due famiglie, apprende della morte di Lucia. Svanita la ragione stessa della sua vita, decide di trafiggersi con un pugnale.
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