Tre generazioni di pittori, più o meno noti, tutti con la passione della montagna, sulle orme di Giovanni Segantini

Giovanni Segantini, “La raccolta dei bozzoli” (1881-1883), Milano, Collezione Intesa Sanpaolo, Gallerie d’Italia, Piazza-Scala.

AOSTA, martedì 4 aprile – L’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta informa che da venerdì 7 aprile fino a domenica 24 settembre 2017, è allestita, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta, la mostra Giovanni Segantini e i pittori della montagna (a cura di Filippo Timo e Daniela Magnetti).
La mostra propone un selezionato percorso che ha come fulcro l’esperienza pittorica di Giovanni Segantini, tra i massimi esponenti del divisionismo italiano, che ha eletto la montagna a proprio soggetto principe, interpretandola in modo personale e innovativo, sia in termini di stile sia di poetica. La selezione di opere proposte in mostra individua e suggerisce uno dei molti possibili percorsi attraverso la pittura di montagna a cavallo tra il XIX e il XX secolo, limitando la propria attenzione ai soli artisti italiani e concentrandosi geograficamente sui lavori dell’arco alpino.
Accanto alle opere di Giovanni Segantini, del periodo giovanile trascorso in Brianza, compaiono più di cinquanta artisti, a partire da Vittore Grubicy, Emilio Longoni, Baldassarre Longoni, Carlo Fornara, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Lorenzo Delleani, Cesare Maggi, Leonardo Roda, Italo Mus, sino a Fortunato Depero. Accanto alle opere di questi maestri trovano posto i dipinti di almeno tre generazioni di altri artisti che, pur non avendo incontrato tutti la grande notorietà, hanno saputo instaurare un dialogo con i capofila, divenendo anch’essi partecipi di una pagina importante della storia dell’arte italiana.
All’interno del grande orizzonte tematico della pittura di montagna, le opere sono state organizzate in sette sezioni, oltre a quella dedicata a Segantini che vede esposto lo splendido olio su tela La raccolta dei bozzoli (1881-1883), così scandite: le vedute estive, le scene di vita campestre e contadina, i paesaggi antropizzati, i ricordi alpini, i laghi, i tramonti e i notturni, le vedute dei grandi paesaggi innevati. A queste si aggiunge una sezione dedicata a Italo Mus, il pittore valdostano più noto e ammirato del XX secolo, di cui ricorre nel 2017 il cinquantesimo anniversario della scomparsa.
La mostra Giovanni Segantini e i pittori di montagna è corredata da un catalogo riccamente illustrato, con testi di Annie-Paule Quinsac, Filippo Timo, Daria Jorioz, Daniela Magnetti, Marco Albino Ferrari, Maurizio Scudiero, Luca Minella, Beatrice Buscaroli. Il volume, edito da Skira, è acquistabile in mostra al prezzo di 36 euro.

“Giovanni Segantini e i pittori della montagna”, Aosta, Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas, 12 – Fino a domenica 24 settembre 2017, tutti i giorni dalle 9 alle 19. Per informazioni: Regione autonoma Valle d’Aosta, Assessorato Istruzione e Cultura, Attività espositive: tel. 0165.275937.
www.regione.vda.it