Tutti commossi a Berlino alla consegna dell’Orso d’oro a Gianfranco Rosi per “Fuocoammare” girato a Lampedusa

rosi berlino 2BERLINO, domenica 21 febbraio L’orso d’oro della 66/ima edizione Berlinale è andato al docufilm “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, il regista già Leone d’oro a Venezia con “Sacro G.r.a.”. “Fuocoammare” è stato girato nel corso di un anno e mezzo a Lampedusa e ha documentato da un lato la vita sospesa di alcuni suoi abitanti e dall’altro quella drammatica dei migranti in esodo verso l’Europa. Il film ha colpito fin dall’inizio giurati, critica e pubblico del Festival. E, al momento della premiazione, l’emozione è stata tangibile in tutti, contagiando anche Meryl Streep quando ha consegnato l’Orso d’oro a Gianfranco Rosi. Al momento della consegna le è tremata la voce voce quando ha annunciatoil premio a Rosi per il suo «Fuocoammare». In realtà, le immagini di Lampedusa, a Berlino, nel Paese che ha accolto un milione di profughi nel 2015, hanno commosso. E anche turbato. “Il mio pensiero va a tutti coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa nel loro viaggio di speranza, e alla gente di Lampedusa che da venti trenta anni apre il suo cuore a chi arriva”, ha detto Gianfranco Rosi ricevendo l’orso d’Oro.