Un Don Giovanni insicuro e indifferente. Cioè un classico giovane d’oggi. Più facile giocare con l’amore che amare

Bianca Nappi e Gabriele Russo al Teatro Parenti

MILANO, giovedì 30 marzo ► (di Iacopo De Andreis) Neil LaBute (1963) appartiene alla generazione deI commediografi americani che sono anche sceneggiatori – registi e che scrivono pensando, contemporaneamente, alla realizzazione teatrale e a quella cinematografica. “Some Girl(s)” ne è la testimonianza più evidente, sia per come è confezionato il testo, che per la scrittura leggera che punta a coinvolgere lo spettatore e a fargli trascorrere una serata di teatro intrigante e divertente.
La commedia (in scena al Teatro Franco Parenti solo fino a domenica 2 aprile) ha come protagonista un don Giovanni di oggi, pieno si ansie, di incertezze, incapace di dare senso alla sua vita sentimentale. Passa da una esperienza all’altra senza esserne coinvolto, senza capire le sofferenze, le delusioni, le gioie di chi gli è stato accanto.
A lui piace giocare con l’amore piuttosto che amare.
L’autore, per metterlo alla prova, ha costruito una trama perfetta che rimescola nel passato e nel presente del protagonista, il quale, credendo di avere trovato finalmente l’anima gemella, per esserne sicuro, rincorre le altre donne della sua vita nelle medesime camere d’albergo dove avevano consumato le loro notti d’amore.
L’incontro – scontro con le ex fidanzate diventa il clou dell’azione drammatica che, tra fallimenti, pentimenti, ritorni di fiamma, evidenzia la potenzialità comica del testo, che sembra una commedia scritta da Neil Simon o Woody Allen.
Il regista Marcello Cotugno ha costruito uno spettacolo leggero, lavorando, soprattutto, sull’ingenuo (non tanto) e nevrotico Gabriele Russo che, circondato da quattro belle attrici, con caratteri differenti, vive il suo “girotondo” senza approdare a dei risultati sentimentali definitivi, visto che l’amore è concepito nella sua dimensione “liquida”. Al centro della scena c’è sempre un lettino da psicoanalista, grazie al quale, il protagonista vive una specie di autoanalisi utilizzando le donne che ha amato, attraverso le quali, cerca di ricostruire le sue colpe senza, però, rendersi conto del nuovo dolore che può procurare alle amanti di un tempo.
Bravissima Bianca Nappi, attrice di Ozpetek e della Comencini, ma altrettanto brave Valentina Acca, Roberta Spagnuolo, Martina Galletta, e davvero divertenti nella diversità dei loro caratteri.
Il pubblico applaude, partecipa e sorride con gusto.