Un libro per ricordare quella notte bianca in onore di Giuseppe Pontiggia

libro Pontiggia(di Piero Lotito) Fanno un bel coro, 45 voci. E se parliamo di voci di amici, vuol dire che il canto sale più forte, quando si tratta di ricordare chi non c’è più. Così per Giuseppe Pontiggia, che per questo coro è rimasto semplicemente «il Peppo». Un bel libro, curato da Daniela Marcheschi, raccoglie il pensiero (oggi si è fissati con il temibile termine “testimonianza”) di chi Pontiggia lo ha frequentato, gli ha voluto bene, ha letto le sue opere.
“Con Giuseppe Pontiggia. Le voci della Notte Bianca” è il titolo del volume, che in copertina richiama il 21 giugno scorso, quando quegli amici e moltissimi altri si ritrovarono alla Libreria Popolare di via Tadino, accomunati dall’affetto per l’uomo (il Peppo, appunto) e dall’ammirazione per lo scrittore.
Dopo aver prima gioiosamente chiacchierato tra gli scaffali e poi sul marciapiede lì avanti, i lettori del Peppo – perché tutti lo sono rimasti -, si radunarono in una sala e raccontarono ciascuno il proprio Pontiggia. Chi emozionandosi, chi allegramente, chi scientificamente. Nella Notte Bianca quel coro evocò la sapienza, il sapere, lo stile, l’umorismo (anche qui, chissà perché, oggi si preferisce il più acuminato “ironia”) e l’umanità di uno scrittore che diventa, col tempo che passa, ogni giorno più grande agli occhi di chi ama più la letteratura che non la pubblicistica. C’erano quella sera anche Lucia, la moglie del Peppo, e Andrea, il figlio. Il libro, uscito da pochi giorni, ben restituisce il calore dell’incontro, con il polifonico ricordo di personaggi dell’editoria, ma anche – doppiamente prezioso – di «uomini non illustri», a Pontiggia così cari.

“Con Giuseppe Pontiggia. Le voci della Notte Bianca “- Guido Conti Editore GuaraldiLAB – pagine 140, euro 12. In vendita alla Libreria Popolare di via Tadino 18, Milano.