Verona, sulle orme degli antichi esploratori, “rivela” le bellezze ambientali e culturali della terra amata dagli dei

Il lago Chamo. Foto Caluma

Etiopia, la bellezza rivelata”. Dopo le Mostre di Roma, Napoli e Addis Abeba, sarà il Museo di Storia Naturale di Verona, dal 24 marzo al 30 giugno, che ospiterà una mostra che conduce il visitatore sulle tracce degli esploratori che, nei secoli scorsi, hanno percorso paesaggi di fantastica suggestione e descritto animali di grande bellezza, nella terra che fu della Regina di Saba: l’Etiopia.
È stata la culla dell’umanità grazie all’abbondanza di risorse minerali, di animali e di vegetali. Una regione che ha rivestito un ruolo centrale nelle reti di scambio sulle lunghe distanze, fornendo per secoli avorio, resine aromatiche, ebano e oro al resto del mondo antico. Per tale ragione, questo Paese e le altre regioni del Mar Rosso meridionale erano al centro dell’interesse e dell’immaginario degli antichi esploratori, essendo spesso dipinte come terre amate e frequentate dagli dei.
L’Etiopia è un crogiuolo di realtà, ciascuna unica ma tutte collegate. A partire dalla varietà ambientale caratterizzata da sbalzi altitudinali spesso estremi, si può passare, spesso rapidamente, dalle regioni di bassopiano o dalla depressione dell’Afar, che supera i 100 metri sotto il livello del mare, agli oltre 2.000 metri dell’altopiano, con i picchi del Semien, nel Nord, che toccano i 4.550 metri.

Palazzo Pompei, sede del Museo di Storia Naturale di Verona

Alle differenze di altitudine si associa un regime climatico monsonico, ad accentuata stagionalità. Questa combinazione crea nicchie ecologiche che spiegano l’estrema varietà ambientale, di fauna e di flora nell’arco di distanze anche limitate. Ambienti tanto diversi hanno favorito sistemi economici diversi tra loro e una straordinaria varietà culturale. La differenziata distribuzione delle risorse ha inoltre da sempre favorito anche gli spostamenti stagionali e l’interazione tra le diverse popolazioni, che spesso dipendono strettamente le une dalle altre, avendo sviluppato sistemi economici complementari e sinergici. La bellezza dell’Etiopia, ambientale e culturale, risiede proprio in questa estrema differenziazione e nella connessa unitarietà che al di là di essa si coglie.
Partendo dalle descrizioni contenute in alcune opere librarie, le cui edizioni, spesso di gran pregio, sono conservate presso la Biblioteca della Società Geografica, la ricchezza ambientale e culturale dell’Etiopia sarà evocata dagli oggetti della collezione etnoantropologica del Museo di Storia Naturale di Verona e dalle suggestive fotografie e video di Carlo e Marcella Franchini. La ricchezza naturalistica e l’esclusività della fauna etiopica sarà poi raccontata dagli animali delle collezioni del Museo di Verona.
“Etiopia. La Bellezza rivelata. Sulle orme degli antichi esploratori” è organizzata da Carlo e Marcella Franchini (CaLuMa) e dal Museo di Storia Naturale di Verona in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, la Società Geografica Italiana, l’Istituto Italiano di Cultura Addis Abeba, l’Ambasciata d’Etiopia a Roma e l’Università di Addis Abeba.

Museo di Storia Naturale – Lungadige Porta Vittoria 9 – Verona – Telefono: 045 8079400