FIRENZE, domenica 23 gennaio ► (di Carla Maria Casanova) – L’annuncio che Nardella (sindaco di Firenze) e Pereira (sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino) invitassero a un incontro stampa con Nancy e Zubin Mehta suonava curioso. Su Zubin, dal 1985, direttore principale, ed ora direttore onorario a vita, del Teatro del MMF, tutto regolare. Ma che cosa significava la presenza della di lui consorte? Il motivo è chiarito in cifre: un milione di dollari donato alla istituzione del Maggio.
Dice Pereira: “Quando lo scorso anno abbiamo inaugurato l’Auditorium, maestosa sala da 1200 posti, ho pensato che la persona più meritevole cui dedicarlo era Zubin Mehta che a questo teatro ha tanto dato da oltre 35 anni, senza contare il suo debutto, avvenuto nel 1961. Gli ho chiesto se accettava l’intitolazione a suo nome e quando ne ho parlato a Nancy il grande cuore di lei si è sciolto ed ha corrisposto con una donazione di una parte delle loro azioni americane, corrispondente a un milione di dollari.”
È noto che Alexandre Pereira è “l’uomo delle sponsorizzazioni”. Nessuno bravo come lui ad accaparrarsele. Lo sapevano anche alla Scala, dove commisero il grande errore di non confermarlo allo scadere del suo mandato. Certo che un milione di dollari nessuno se lo aspettava.
La biondissima Nancy Mehta si proclama innamorata dell’Italia (da tempo lei e il Maestro hanno preso in collina, appena fuori Firenze e acquistato un’altra prestigiosa dimora poco più in là che hanno ora affittata a Pereira) “Qui è tutto meraviglioso, le città, il paesaggio. Quando ritorno a casa nostra respiro aria nuova. Qui la vita è bellissima!”
Nonostante ciò e le prolungate permanenze italiane, Nancy non parla italiano. Fa il suo lunghissimo speech in inglese, davanti allo sparuto gruppo di giornalisti (si tratta sostanzialmente di fotografi) che non paiono captare nemmeno una parola. Ma interviene Pereira (che di lingue ne sa 6 o 7) a manifestare il suo comprensibile entusiasmo. Ed a spiegare che questo “gesto” dovrebbe servire da esempio per tanti altri miliardari, i quali magari oltre ad andare su Marte…
Il messaggio è lanciato soprattutto alla iper class americana dove si sa che i magnati sono sempre pronti a superarsi. Nello slancio Pereira parla anche della prossima apertura del Teatro del Maggio (si sa che alla inaugurazione già avvenuta non tutti i servizi e gli impianti erano attivi e poi c’è stata l’orrida pausa del Covid…)
“Dunque”, dice Pereira, “per settembre, a lavori terminati, apriremo definitivamente il teatro…”
“No settembre, forse dicembre”, corregge Nardella più realistico.
E qui si instaura una nobile gara, dove entrambi si riservano di confermare la data esatta. “Dobbiamo chiarire con l’impresa dei lavori”, dice Nardella “la quale non ha mai parlato di settembre. D’altronde, un’opera da 300 milioni di euro come il teatro del Maggio, e con le vicende degli ultimi due anni, può comportare anche eventuali ritardi.”
Pereira non vuol sentir ragioni. Su questo faceto dibattito si inserisce amichevolmente Zubin Mehta: “Ma infine, quando si riapre, questo teatro? Io non ne so niente…”
L’arcano sarà chiarito il 1° febbraio, con la conferenza stampa dell’annuncio della stagione, anzi delle prossime stagioni. “Non più di tre, prossime stagioni”, precisa Mehta: “sono sopravvissuto a 13 soprintendenti, ma non esageriamo.”
Per ora è in programma – in data da definirsi – il concerto di apertura diretto da Mehta, con musiche di Mahler, Strauss e Mozart, concerto che sarà portato in tournée a Macerata, Rimini, Siena, Firenze (forse in piazza della Signoria). Sul versante operistico si prospettano una spettacolare Aida digitale (Pereira ha la fissa di un certo regista), seguita da Traviata, Carmen e Lohengrin.
Il teatro della Pergola verrà riportato ai suoi giusti splendori con una ripresa delle mozartiane Nozze di Figaro.
Alla domanda fatta a Mehta se accarezza sempre il proposito di dirigere Parsifal, il maestro conferma: “Sì, certo, ci penso ancora.”
Zubin Mehta aprirà a settembre il Maggio. E intanto tutti stupiscono al gentile omaggio di Nancy: un milione di dollari
23 Gennaio 2022 by